Investire nel futuro del pianeta

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(Tratto dal numero di gennaio di Funds People Italia)

Nel dicembre del 2015, 195 Paesi hanno discusso un nuovo accordo riguardante il problema del surriscaldamento globale, ponendosi l’obiettivo di limitare entro i due gradi centrigradi l’aumento della temperatura globale rispetto ai valori dell’era pre-industriale. I negoziati sono avvenuti a Parigi, nell'ambito della COP 21, la Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC).

L'accordo di Parigi cerca, tra gli altri obiettivi, di incrementare gli investimenti per favorire un'economia a basse emissioni di gas serra, il cui accumulo nell'atmosfera ha innescato il cambiamento climatico. "Mobilitare gli investimenti è fondamentale per raggiungere una transizione verso un'economia pulita", ha dichiarato l'allora Segretario di Stato americano John Kerry.

Da quel giorno, il termine "economia di transizione" viene usato per definire il cambiamento verso un'economia decarbonizzata, che richiederà un grande sforzo da parte di entità pubbliche e private. Ecco perché le tecnologie sviluppate in risposta alle sfide ambientali stanno vivendo una forte crescita.

Ecologia

I fondi per l'energia pulita sono focalizzati sulle società che contribuiscono alla riduzione dei gas serra attraverso l'efficienza energetica e l'uso di energia rinnovabile/sostenibile. I fondi per il cambiamento climatico, o fondi ecologici, si concentrano sulla riduzione dell'inquinamento, il riscaldamento globale e il riciclaggio. Questa tipologia di prodotti riguarda sia l’ambito delle energie pulite sia quello dei materiali intelligenti. I materiali di nuova generazione si concentrano su nuovi elementi industriali più efficienti, più sostenibili, più leggeri e, in generale, rappresentano un'alternativa migliore ai materiali convenzionali.

Come sottolinea l'analista di Allfunds, Yusuf Durmaz, "l'assenza di un universo definito complica la scelta di un benchmark. Nel settore dell'energia pulita, la WilderHill New Energy Global Innovation viene utilizzata come benchmark. Si tratta di un indice modificato ed equilibrato composto da circa cento aziende. I fondi ecologici sono confrontati con gli STOXX Global Climate Change Leaders, un indice composto da circa un centinaio di aziende e ponderato in base alla capitalizzazione di mercato e al livello di inquinamento da carbonio".

I fondi che abbiamo selezionato sono finalizzati a identificare quelle aziende le cui attività possano contribuire a mitigare gli effetti del cambiamento climatico, le imprese energetiche non inquinanti, l'energia a basse emissioni di carbonio e ad efficienza energetica. In cinque dei casi l'universo investibile è globale, e in uno si concentra maggiormente sull'Europa, ma nei sei casi, oltre al rendimento che si può ottenere, c'è ovviamente un rendimento aggiuntivo di cui potremo beneficiare tra qualche anno.