In che direzione sta andando il wealth management del Gruppo Credem

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Paolo Magnani

Integrazione dei criteri ESG, investimenti tematici, private market, consulenza finanziaria indipendente, servizi assicurativi e supporto integrato alle reti del gruppo. Queste sono le strategie su cui si baserà lo sviluppo dell’area wealth management del Gruppo Credem nel 2019. “Siamo un gruppo che ha tutto in casa”, commenta Paolo Magnani, responsabile dell’area wealth management del Gruppo Credem. “Crediamo che sia importante costruire un modello indipendente che possa offrire un’ampia gamma di prodotti, ma soprattutto il valore aggiunto di una consulenza patrimoniale d’eccellenza”.

Nel dettaglio le iniziative a cui il Gruppo sta lavorando nel settore del wealth management sono: potenziamento e sviluppo dell’area dei servizi assicurativi sia ramo vita sia danni, ampliamento della gamma prodotti gestiti, con nuovi fondi, tra cui uno sui non performing loans e uno di private debt, focus su investimenti tematici legati ai megatrend e alla tecnologia, integrazione dei criteri di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG) nel processo di investimento.

"Altrettanto importante sarà il servizio di consulenza finanziaria indipendente prestato da Euromobiliare Advisory Sim caratterizzato dall’ampiezza della gamma di strumenti finanziari trattati e dall’assenza di accordi di collocamento e incentivi monetari, con un’offerta di servizio che può avvenire sia in modalità autonoma, sia in via congiunta al servizio ricezione trasmissione ordini, in modo da fornire un servizio personalizzato e ad alto valore aggiunto al target di clientela servito (con patrimonio superiore ai 5 milioni di euro)", spiega.

In particolare nella bancassurance attraverso la joint venture con Reale Mutua, Credemassicurazioni punterà su prodotti di protezione della salute, tutela del patrimonio e welfare. Con Credemvita proseguirà invece l’espansione nel Ramo I e nel Ramo III. In Euromobiliare Asset Management SGR è in atto anche una revisione del modello di gestione e del processo di investimento, con anche l’inserimento di nuove figure quantitative (data scientist), nel team di gestione. Inoltre, a partire da marzo 2019 il Gruppo ha creato una struttura di private market e illiquid assets (Credem Private Equity). A breve partiranno i primi investimenti dei due fondi il cui collocamento è terminato ad inizio anno per circa 100 milioni di euro che vede come target pmi italiane ad altro potenziale di sviluppo.

Il modello di business dell’area wealth management si completa con Euromobiliare Fiduciaria, che accelererà nell’attività di consulenza nell’ambito della pianificazione successoria e di protezione patrimoniale. “Vogliamo fornire al cliente un servizio globale di protezione e valorizzazione del patrimonio, non limitato al solo ambito finanziario, continuando ad investire sul digitale. Riteniamo altrettanto importante offrire nuove soluzioni di investimento, capaci di dare una maggiore diversificazione di portafoglio, a fronte di uno scenario di mercato che risulta incerto”, spiega Magnani. “Ci siamo dati come obiettivo per il 2019 una raccolta netta di 2 miliardi di euro in tutte queste classi di attività”.