Il punto della situazione sui mercati obbligazionari

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Giordano Beani, head of Multi-Asset Fund Solutions Italy, Amundi SGR

Questa settimana sui mercati obbligazionari governativi, c’è stato con un ulteriore rialzo dei rendimenti sulla curva tedesca, una stabilità dei rendimenti statunitensi ed un restringimento del differenziale dell’Italia con la Germania a 130 punti base, nonostante una persistente confusione sull’assetto definitivo della manovra finanziaria per il 2020.

“I mercati sembrano essere entrati in una fase attendista nella speranza che si dipanino alcune ombre sullo scacchiere geo politico internazionale, con in testa il processo della Brexit e le trattative commerciali americane”, commenta Giordano Beani, head of Multi-Asset Fund Solutions Italy di Amundi SGR. Se tutti questi dubbi trovassero una soluzione si potrebbe ridare fiato ad un’economia internazionale che mostra ancora evidenti segnali di affaticamento Il nostro auspicio è che il giorno della marmotta, che si celebra negli Stati Uniti il 2 febbraio, finisca presto ed a dispetto del lungo inverno che ancora ci attende la marmotta ci indichi che la primavera è quasi alle porte”.

Obbligazioni governative

Il rendimento dei Bund decennali tedeschi è salito di 6 pbe quello dei Treasury decennali USA di 2 pb. Il rendimento dei GILT decennali britannici è rimasto pressoché invariato nel corso di una  settimana volatile. Lo spread tra i bund decennali tedeschi e i BTP decennali italiani si è ridotto di 9 pb, mentre il segmento 2-10 anni della curva USA e il suo equivalente tedesco si sono irripiditi di 2 pb.

“Ci sono notizie positive riguardo alla Brexit. Stando alle ultimissime novità, sembra che Regno Unito e UE abbiano trovato un terreno comune per un accordo. Il prossimo passo consisterà nell’ottenere l'approvazione del Parlamento britannico e di quello europeo”, spiega Beani. “Nel primo caso un tale risultato non sarà così scontato alla luce di quanto successo sabato”. L'altra novità importante riguarda i negoziati commerciali USA-Cina, gli USA non hanno applicato la nuova tornata di dazi prevista per ottobre.

Obbligazioni corporate

I mercati del credito, beneficiando delle notizie positive sul commercio mondiale e sui negoziati relativi alla Brexit: hanno generato degli extra rendimenti rispetto ai più sicuri titoli di Stato. In genere gli spread si sono ristretti, con il debito a beta elevato che ha sovraperformato rispetto ai segmenti di grado superiore in Europa e negli Stati Uniti. I titoli dei Paesi periferici hanno dettato ancora una volta le regole del gioco tra le obbligazioni societarie in euro, in particolare tra i titoli finanziari.

“I segnali positivi che giungono da due delle aree più preoccupanti da un punto di vista geopolitico stanno riducendo la volatilità azionaria implicita e orientando la caccia al rendimento sui mercati obbligazionari verso i prodotti a spread.  I fattori tecnici rimangono robusti in una fase in cui i rischi di ribasso per il quadro microeconomico sembrano essersi attenuati  grazie al ridimensionamento dei timori sul fronte del commercio globale e della Brexit, la cui evoluzione dovrebbe chiarirsi nei prossimi giorni e nelle prossime settimane”, conclude il responsabile.