Il nuovo sito di Banca d’Italia ha cambiato faccia

images
foto:flickr:creative commons

È on line il nuovo sito di Bankitalia. Si punta molto di più sui social, è cambiato e sull’ottimizzazione per smartphone e tablet, sil potenziamento della condivisione sui social e miglioramento del motore di ricerca interno. Il prodotto è completamente nuovo: “non abbiamo cambiato solo la grafica, ma l’intera struttura tecnologica”, commenta il direttore generale Salvatore Rossi mentre sottolinea: “ora pensiamo a un’app dedicata alle statistiche”. Continua: “abbiamo anche arricchito i contenuti”, ha continuato Rossi in conferenza stampa a via Nazionale, “non solo aumentando i documenti disponibili, ma anche intervenendo su quelli già pubblicati, in modo da renderne il linguaggio più fruibile”. A livello informatico, invece, il sito di Bankitalia è cambiato principalmente sotto quattro aspetti: nuovo software, ottimizzazione per smartphone e tablet, potenziamento della condivisione sui social e miglioramento del motore di ricerca interno, “che prima non funzionava molto bene mentre oggi è allineato agli standard internazionali”, ha ammesso il manager.

Le sezioni del sito sono state semplificate e ridotte a sei (chi siamo, compiti, servizi al cittadino, pubblicazioni, statistiche e media), mentre dalla parte bassa della home page si può accedere alle aree multimedia e focus, oltre che all'agenda in cui sono elencati gli appuntamenti futuri e passati della Banca centrale. E nel futuro ha fatto sapere: “siamo tentati di aprire una finestra per l'interattività ma si tratta di un impegno su cui occorre riflettere, perché richiederebbe il lavoro di un’intera redazione”. Più complessa, ma non impossibile, la realizzazione di una rassegna stampa web dei commenti e delle analisi più interessanti: “sarebbe forse presuntuoso da parte nostra ma ci penseremo”. Infine, è verosimile che prima o poi Palazzo Koch approdi anche nel mondo delle applicazioni: “abbiamo pensato soprattutto alle statistiche, che sono fra i nostri contenuti più richiesti. Credo che un’app dedicata solo a questi dati potrebbe aiutare”.