Il fondo 8a+ Eiger raggiunge i 40 milioni di masse in gestione

Andrea_Pastorelli
immagine ceduta dall'entità

La gamma dei fondi italiani azionari ha avuto un periodo di incertezze negli ultimi mesi con i livelli di volatiltà nei minimi storici in Europa. Nonostante ciò, alcuni prodotti della categoria hanno saputo leggere il mercato e mantenere la crescita del patrimonio.

Questo è il caso del fondo 8a+ Eiger gestito dalla SGR 8a+ Investimenti, il quale ha raggiunto 40 milioni di euro al 30 giugno. Il comparto è cresciuto oltre il 50% dal 2010, quando allora contava su un patrimonio di circa 18 milioni di euro.

Abbiamo chiesto ad Andrea Pastorelli, amministratore delegato dell'entità, quali sono stati i principali fattori di successo durante gli ultimi cinque anni, "il fondo Eiger ha ottenuto nel quinquennio un risultato apprezzabile, in termini assoluti ed in raffronto al benchmark. Lo stile di gestione sposa l’approccio concentrato; il portafoglio è infatti normalmente composto da circa venti titoli, ciascuno dei quali rappresenta una percentuale rilevante degli investimenti. Questo presuppone un forte processo di selezione all’interno dei mercati di riferimento ed induce il gestore ad adottare uno stile di gestione fortemente attivo, evitando la dispersione di rendimenti derivanti da scelte poco convinte.

L’asset allocation si basa su criteri di momentum ma anche di allocazione settoriale o geografica a seconda delle tendenze in essere. Attualmente, dopo un lungo periodo in cui il fondo è stato fortemente investito sulla componente finanziaria e ciclica, è stato effettuato un riposizionamento più neutrale ed un incremento tattico degli investimenti su settori più ‘difensivi’ quali utilities e food.

La recente correzione dei mercati europei ci pone tuttavia nella condizione di rivalutare un ritorno ad una composizione di portafoglio a beta più elevato, soprattutto se trovasse conferma l’ipotesi che il leggero deterioramento delle prospettive di crescita in alcuni Paesi dell’Area Euro dovesse essere temporanea", conclude.