Il digitale sarà la fine degli intermediari che non apporteranno valore

Didier Le Menestrel
Immagine concessa

Didier Le Menestrel è presidente e amministratore delegato de La Financière de l’Echiquier, società d’investimento indipendente che ha fondato 25 anni fa. Da quel momento fino al 2010 è stato anche gestore del fondo Echiquier Agressor, prodotto azionario europeo di capitalizzazione flessibile.

E potrebbe definirsi proprio questo il marchio di casa: specialista nell’azionario, focalizzata sulla selezione di titoli ma con una vocazione flessibile, anche se negli ultimi anni han scommesso su nuove strategie, come la gestione alternativa o convertible.

Le Menestrel ricorda con orgoglio l’inizio della sua carriera da broker e il suo impegno nel visitare una per una le compagnie per riunirsi con i consigli di amministrazione. Lezioni che oggi si trasmettono a tutto il team di gestori e analisti che evidenziano l’importanza del contatto constante (attraverso riunioni, conference, ecc.) con le imprese nelle quali investono o potrebbero farlo. “Una compagnia finisce per somigliare ai sui proprietari e dirigenti”, afferma l’esperto.

Guardando al futuro, Le Menestrel puntualizza che nel breve termine la cosa più importante è perseguire il rendimento, mentre nel lungo termine la chiave è offrire soluzioni d’investimento per il risparmio dei clienti. Per questo è necessario “essere flessibili e aggiungere valore”, senza fossilizzarsi su una determinata strategia o stile d’investimento. Ma la flessibilità va intesa oltre la gestione, soprattutto in un’era dove il digitale acquista sempre più importanza. “C’è un cambiamento importante nella relazione con il cliente”, sottolinea, “il digitale farà fuori tutti gli intermediari che non apporteranno valore”.   

In uno scenario di caduta dei margini, bisogna uscire dalla gestione passiva e orientarsi su quella attiva, e questo significa concentrazione, convinzione e trasparenza (ovvero, spiegare ai clienti cosa fare). Oltre alla riduzione dei margini, sono altre le sfide da affrontare: l’aumento del passivo, quello della concorrenza e la caduta degli spread. Ma ci sono anche opportunità per “niche player come noi”, aggiunge “la qualità si paga ancora e la gestione attiva offre risultati. A livello strategico, l’obiettivo della società è rinforzare il proprio brand sia in Francia che all’estero. La società attualmente ha sedi in Italia, Germania e Svizzera.