Il Carmignac Securité ha ridotto il rischio di portafoglio

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Keith Ney

Keith Ney non è stato l'unico gestore che ha passato un 2018 difficile, ma il fatto che il suo fondo Carmignac Sécurité (rating Blockbuster Funds People), il cui obiettivo è sempre stato quello di preservare il capitale, abbia chiuso con un -3% ha sorpreso la maggior parte degli investitori.

Tuttavia, il fondo sembra che abbia voltato pagina. Da inizio anno ha registrato un +0,60% in un contesto di tassi di interesse dello 0%, che dovrebbe rimanere invariato per molto tempo tenendo conto delle politiche accomodanti delle Banche centrali. Ma cosa è cambiato all’interno del portafoglio del Carmignac Sécurité? "Ho fatto diversi cambiamenti negli ultimi cinque mesi che hanno dato ottimi risultati. Per la prima volta, dopo tantissimo tempo, abbiamo visto un carry nell’obbligazionario corporate europeo di breve durata e questo ha generato grandi opportunità senza dover assumere i rischi di duration", dice Ney.

Infatti, oggi il portafoglio è investito oltre il 60% in obbligazioni societarie a breve duration per ridurre al minimo l'impatto del ciclo economico, con un rating medio di portafoglio pari ad A-. Il gestore ha lasciato un po’ da parte il debito high yield, "dato che in questo momento non offre abbastanza premio al rischio".

Il gestore preferisce non investire sull’Italia

Il fondo investe anche per 9,7 miliardi di euro in governativi. "Negli ultimi mesi abbiamo acquistato a lungo termine debito pubblico di Paesi come Belgio e Austria perché presenta buone valutazioni rispetto alle obbligazioni tedesche", sostiene il manager.

Inoltre, Ney continua ad avere fiducia nel potenziale dei governativi spagnoli, il cui rendimento a 10 anni è sui livelli dell'1%, "nonostante la volatilità nei periodi elettorali". Il gestore difende anche l'investimento in obbligazioni greche (in questo momento detenute in portafoglio) dove ha recentemente aumentato l'esposizione. Il fondo investe anche in titoli ciprioti: "sono quelli che offrono i rendimenti più elevati con valutazioni di qualità".

L'Italia è l'unica eccezione. "Abbiamo un'esposizione dello 0% sul debito italiano in quanto presenta una situazione molto delicata a causa del suo elevato deficit, la recessione tecnica e il contesto politico. Penso che il dibattito sul bilancio riprenderà nei mesi estivi e sarà difficile che la situazione migliori se non si realizzeranno le misure strutturali necessarie", afferma enfaticamente.

Pronto per un’eventuale recessione, anche se non attesa nel breve

Con i cambiamenti che ha intrapreso in portafoglio negli ultimi mesi per ridurre il rischio, Ney è convinto di essere abbastanza pronto per affrontare un’eventuale recessione che, tuttavia, non vede nel breve. "Ho ridotto il rischio e abbiamo asset che tendono a comportarsi bene in un contesto di recessione globale", afferma. "L'attuale contesto di mercato con bassi tassi di interesse continuerà per un periodo più lungo date le basse prospettive di inflazione. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, è anche possibile che la Fed decida di abbassare i tassi quest'anno se la loro economia non dovesse crescere”, conclude.