Il 2017 sarà l’anno del consolidamento degli utili?

Nick Harris, Flickr, Creative Commons
Nick Harris, Flickr, Creative Commons

Nel 2017 l’azionario globale e i mercati obbligazionari stanno scambiando a livelli vicini ai rispettivi massimi. In particolare, l’obbligazionario ha tratto vantaggio da un livello di inflazione più basso rispetto alle attese, mentre i listini azionari continuano ad essere sostenuti da una crescita economica solida e da robusti utili societari. Nonostante le grandi aspettative di ripresa economica che hanno accompagnato gli ultimi anni, la crescita degli utili societari ha continuato a scarseggiare. 

Il 2017 potrebbe passare alla storia come l’anno del consolidamento degli utili, con questi ultimi che nel primo trimestre dell’anno sono cresciuti del 10%. Si è trattato di una performance condivisa da tutti i settori del mercato europeo, ad eccezione di quello dell’energia. In termini generali, la resilienza delle stime degli utili da parte del mercato è in netto contrasto con l’andamento che abbiamo osservato negli ultimi anni. Entrando più nel dettaglio, François-Xavier Chauchat, economista di Dorval AM, commenta che "la crescita mediana degli utili per azione in Europa ha raggiunto il 13,5% per le imprese dell’EuroStoxx300, facendo registrare il miglior risultato dal 2010. Il price earning ratio (PER) mediano dell’azionario dell’Eurozona e di quello americano è prossimo ai massimi storici, con le azioni americane a 18,2 volte gli utili attesi per i prossimi 12 mesi, mentre quello della zona euro a 16,7 volte".

Secondo Laurence Taylor, portfolio specialist di T. Rowe Price, ora che le rinnovate aspettative di una ripresa dell'economia hanno stimolato i mercati azionari e le valutazioni azionarie, la necessità di un miglioramento dei fondamentali degli utili societari è diventata sempre più evidente. Negli ultimi anni gli utili europei non sono cresciuti a causa di un cambiamento strutturale determinato da alcune problematiche di lunga durata nei settori dell'energia, dei materiali e della finanza. Taylor sottolinea che “abbiamo visto un'inversione degli utili nei settori orientati alle materie prime. L'indice PMI europeo sta toccando nuovi picchi di ciclo, segnalando che per numerose società finanziarie il contesto della redditività è migliorato. Nonostante l'Europa non sia uno dei mercati azionari più ciclici, le prospettive di un rinnovato aumento delle vendite nel Vecchio Continente è molto interessante. Stavolta un miglioramento degli utili societari ha buone probabilità di durare. Negli ultimi cinque anni le stime sugli utili si sono rivelate sempre troppo ottimistiche e viste le numerose previsioni aziendali, sarà fondamentale rinnovare i portafogli e selezionare i singoli titoli che avranno le reazioni più decise all'andamento degli utili”.

Gli indici PMI, che sono buoni anticipatori di un miglioramento degli utili, stanno continuando a crescere, la fiducia delle imprese sta aumentando, generando segnali di una ripresa degli investimenti societari. Per Thomas de Saint-Seine, CEO and head of Equities di RAM AI, con gli utili per azione in linea o superiori alle attese e gli indici PMI che rimangono solidi, l’azionario europeo dovrebbe continuare a sovraperformare. “In particolare, gli indici PMI per l’Eurozona sono molto alti: ciò suggerisce che lo slancio sta migliorando e che le prospettive per gli utili dovrebbero crescere nei prossimi mesi. In effetti, vi è un forte collegamento tra momentum degli utili e degli indici PMI”, conclude l'esperto.