Gli investitori istituzionali insieme per investire sul Coima ESG City Impact

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Matthew Henry, Unsplash

COIMA SGR lancia il COIMA ESG City Impact Fund, il primo fondo italiano di investimento chiuso con obiettivi misurabili di impatto ESG (Environmental, Social & Governance) che investirà in rigenerazione sostenibile del territorio a livello nazionale.

Il collocamento ufficiale del fondo segue una prima fase di raccolta già completata per circa 400 milioni di euro con Cassa Forense, Cassa Nazionale Dottori Commercialisti e Inarcassa in qualità di investitori cornerstone che hanno identificato l’iniziativa come strategica per veicolare investimenti nell’economia reale del Paese. La potenzialità di investimento del fondo è dunque già superiore a 1,5 miliardi di euro, con una pipeline già identificata di oltre un miliardo di euro.

Il fondo, in particolare, è strutturato con un approccio scalabile attraverso un’architettura aperta per gli investimenti, ossia con la possibilità di ampliare il proprio impatto economico, ambientale e sociale anche attraverso coinvestimenti, partnership e apporti oltre alla leva finanziaria bancaria e di organismi sovranazionali. Tra gli esempi di sviluppo di architettura aperta la cordata composta tra il fondo COIMA ESG City Impact Fund, Covivio e Prada per la partecipazione alla procedura di vendita dello Scalo di Porta Romana a Milano.

Gli investimenti del fondo saranno principalmente focalizzati in interventi di rigenerazione urbana e di riuso edilizio che contribuiscano all’aggiornamento dell’infrastruttura fisica nazionale rispetto all’evoluzione della domanda e alle innovazioni tecnologiche che potranno abilitare nuovi modelli sociali e fisici. I settori prioritariamente identificati sono quelli della residenza e del turismo, in particolare nell’ambito di contesti di sviluppo di rigenerazione urbana a scala di quartiere che possano contribuire alla creazione di un indotto più ampio.

La crisi pandemica ed economica, in uno scenario molto complesso e articolato, come confermano anche le recenti stime del FMI, evidenzia la necessità di un approccio in grado di generare un benessere più diffuso e sostenibile: proprio questa situazione di emergenza offre al nostro Paese una straordinaria opportunità, intervenendo su uno dei suoi asset principali, il territorio, sintesi unica al mondo di bellezza, cultura e storia. Moltissimi fattori cruciali di questo percorso, come cambiamenti climatici, digitalizzazione, sistema dei trasporti e delle infrastrutture o spazi pubblici, incideranno in maniera profonda nel modo di vivere gli edifici e, grazie a una virtuosa collaborazione con la pubblica amministrazione, si potrà dare vita a uno dei programmi più straordinari di riorganizzazione e rifunzionalizzazione, eliminando sprechi, riducendo costi e aumentando efficienza e produttività.

“L’Italia dei mille campanili può rappresentare un modello di sviluppo territoriale sostenibile e alternativo a quello della concentrazione in megacities. La crisi pandemica rappresenta l’opportunità per accelerare un cambio di paradigma e realizzare un Green Deal, composto secondo le vocazioni italiane, che potrebbe consentire al nostro Paese una leadership in Europa e nell’area del Mediterraneo che possa diventare benchmark per i nuovi modelli di sviluppo a livello mondiale”, spiega Manfredi Catella, fondatore e CEO di COIMA. “L’avvio del fondo COIMA ESG City Impact rappresenta un impegno al servizio dell’Italia e un contributo per sviluppare progetti di economia reale in partnership con le migliori istituzioni, università e centri di ricerca, imprenditori e aziende sia nel settore privato sia nel settore pubblico, e significativi ritorni in termini di sostenibilità”.

Governance del fondo

In riferimento alla governance, a livello di società di gestione il comitato di investimento sarà integrato con le competenze del Sustainable Innovation Committee di COIMA; a livello di fondo oltre al comitato consultivo dei quotisti è previsto un Comitato di Indirizzo.

Il Comitato di Indirizzo, presieduto da Nunzio Luciano presidente di Cassa Forense, ha tra i propri membri Walter Anedda, presidente Cassa Nazionale Dottori Commercialisti, oltre ai rappresentanti di futuri primari quotisti e a Giovanna Melandri, presidente Human Foundation, Ersilia Vaudo Scarpetta, chief diversity officer Agenzia Spaziale Europea e Luca Valerio Camerano, professore Università LUISS, come membri indipendenti. Il Comitato di Indirizzo ha il compito di rivedere periodicamente le priorità ESG nell’agenda del fondo e i progetti di investimento, contribuire a evolvere la strumentazione analitica e il processo di investimento secondo le best practice, sviluppare proposte di governance e progettuali che possano essere di utilità anche per il settore pubblico.

“In un momento grave, di decrescita del nostro PIL, il fondo COIMA ESG City Impact, con i suoi investitori, propone un progetto innovativo di grande impatto sociale per una nuova visione di sviluppo economico e territoriale. Una sfida coraggiosa in un momento difficile per aiutare il Paese a invertire la rotta nel segno della crescita”, dichiara Nunzio Luciano, presidente di Cassa Forense.

Walter Anedda, presidente Cassa Dottori Commercialisti aggiunge: “Come Cassa Dottori Commercialisti abbiamo da subito creduto in questo progetto che, alla luce di quanto sta accadendo, diventa ancora più strategico per il rilancio dell’economia nazionale. Uno strumento che crediamo particolarmente utile soprattutto nel caso di investitori istituzionali che, oltre a diversificare ulteriormente il proprio patrimonio, hanno così la possibilità di investire in asset strategici per il Paese contribuendo alla riqualificazione del territorio e alla ripresa economica complessiva”.

Giuseppe Santoro, presidente Inarcassa ha commentato: “I fondi immobiliari in particolare quelli a sviluppo e infrastrutturali, proprio per il loro impatto diretto sul territorio dovrebbero connotarsi per caratteristiche di sostenibilità ambientale e sempre maggiore efficienza energetica. Per tali motivi Inarcassa stimola continuamente i principali gestori dei patrimoni immobiliari a introdurre e rispettare specifiche best practice nell’ambito dei processi decisionali. Senza alcun dubbio la vera differenza sulle città del futuro la faranno le idee-azioni sostenibili”.

Secondo Alberto Oliveti, presidente AdEPP (ENPAM), il concetto di unire le forze tra gli investitori istituzionale è fondamentale in questo momento. “Anche il governo deve dare i giusti incentivi fiscali alle Casse e ai Fondi pensione in modo da promuovere gli investimenti nell’economia reale del Paese”.

Infine, Giovanni Maggi, presidente di Assofondipensione ricorda l’importanza di creare un sistema che possa attrarre anche gli investimenti esteri. “Questo progetto tocca Milano, che ha dimostrato nel corso degli anni di essere all’altezza delle altre grandi città europee”.