Gli asset manager devono concentrarsi sempre più sulla ricerca

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Gianluca Carnevale Garè

La mole di informazioni prodotte globalmente negli ultimi tre anni è pari a quella generata in tutta la storia dell’umanità, e si stima che ci vorranno meno di 6 anni prima che questo ammontare di dati si decuplichi. Non deve sorprendere quindi che oggi i dati siano considerati il nuovo petrolio. Siamo nel bel mezzo della quarta rivoluzione industriale, che verrà probabilmente ricordata come la rivoluzione digitale. Il progresso tecnologico, dopo aver modificato tante aree della nostra vita e del nostro lavoro, sta per cambiare in modo radicale anche il mondo del risparmio gestito.

Il ruolo degli asset manager deve cambiare radicalmente, concentrandosi sempre più sulla ricerca. Questo non sorprende: siamo tutti consapevoli che la ricerca è la performance del futuro. Ma se da un lato i dati sono molti, dall’altro i data scientist, i ricercatori e i data engineer davvero in grado di coglierne appieno le potenzialità sono ancora in numero limitato. Eppure, sono proprio questi a fare la differenza, poiché non solo ne conoscono le potenzialità, ma sono soprattutto consapevoli dei limiti della loro applicazione.

“La vera sfida degli asset manager quindi è trovare il giusto connubio tra tecnologia e fattore umano. Le più sofisticate tecnologie, compresa l’intelligenza artificiale, vanno proprio nella direzione di saper leggere e interpretare i dati, per interpretare e comprendere le evoluzioni future”, spiega Gianluca Carnevale Garè, head of Sales Retail Italy di Ram Active Investments. “E’ bene però precisare che per creare un buon piatto, non basta una dispensa ricca di ingredienti (dati): sono indispensabili infatti anche gli attrezzi giusti (nuova tecnologia) adeguatamente utilizzati da chef capaci (team di gestione)”.

RAM Active Investments da oltre dieci anni utilizza nella gestione del risparmio tecnologie all’avanguardia come il machine learning. Strumenti come questo permettono di analizzare ogni singola azienda dell’universo di investimento da molteplici angoli: “è più facile in questo modo selezionare la qualità e soprattutto ridurre il rischio di valutare un’azienda non sufficientemente in profondità oppure innamorarsi di un’azienda a prescindere dai fondamentali”, spiega Carnevale Garè. 

In RAM Active Investments la ricerca gioca un ruolo chiave e viene condotta internamente da un team di nove specialisti, tra cui molti ingegneri con una forte esperienza nel settore finanziario. I ricercatori di RAM AI esplorano incessantemente nuovi modi di estrarre informazioni dai dati per fornire nuove fonti di alfa, aumentare la diversificazione e migliorare la liquidità. “La nostra strategia di investimento, unica a livello europeo, si basa su un approccio bottom-up alla selezione dei titoli, guidato dai fondamentali e applicato in modo sistematico generando una nuova forma di diversificazione: la diversificazione di processo”, spiega il manager. “Siamo convinti che con un approccio disciplinato agli investimenti si possa trarre vantaggio dalle inefficienze del mercato azionario in modo continuo, oggi più che mai, grazie alle nuove tecnologie come il machine learning”.

Carnevale Garè conclude: “Il mondo si sta adattando a queste nuove tecnologie e ai nuovi equilibri che ne derivano, cogliendone appieno gli enormi vantaggi. Siamo sicuri che il l’universo dell’asset manager voglia continuare ad ignorarlo?”