Tinti (Credem): Il consulente finanziario del futuro

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L’introduzione di MiFID II sta avendo impatti significativi sia sui risparmiatori, che possono beneficiare di una sempre maggiore trasparenza del settore, sia sui consulenti, che potranno ampliare le proprie prospettive di reddito fornendo servizi aggiuntivi al tradizionale mondo degli investimenti.

“In questo contesto ritengo che il modello di business delle reti sarà determinante. La rete di consulenti finanziari di Credem è unica per quanto riguarda la capacità di unire l’attività tipica di gestione dei patrimoni a quella di assicurare l’offerta di servizi bancari a 360 gradi”, spiega Giovanni Paolo Tinti, responsabile reclutamento rete consulenti finanziari Credem. “La sinergia con i colleghi delle filiali e dei centri dedicati alle imprese è la chiave per garantire risposte professionali ed esaustive ad ogni esigenza del cliente”. 

Il modello di Credem ha la capacità di gestire i clienti con un approccio alla consulenza in chiave moderna, storicamente basato su un’architettura aperta e sull’utilizzo delle gestioni patrimoniali quale veicolo nella gestione dei patrimoni più importanti. “Il nostro modello di offerta, inoltre, è da diversi anni già in linea con la MiFID II, ed il mio auspicio è che la clientela possa cogliere sempre meglio le differenze tra un consulente e l’altro, tra un intermediario ed un altro suo competitor”, spiega Tinti.

Il consulente finanziario del futuro dovrà essere in grado di soddisfare ogni esigenza relativamente alla gestione e protezione del patrimonio finanziario del cliente, ma anche degli aspetti correlati come quelli immobiliari, relativi al passaggio generazionale, alle soluzioni fiduciarie e di family planning. “In quest’ottica, da diversi anni i nostri consulenti hanno a disposizione un pool di specialisti a supporto della loro attività. Questo team è confluito all’interno di Euromobiliare Advisory Sim, che ha come principale obiettivo quello di erogare, unitamente ai nostri consulenti, un servizio di consulenza professionale e specializzato”.

Il consulente finanziario ideale

Credem, nei primi nove mesi dell’anno, ha già reclutato oltre 50 professionisti che hanno scelto questo modello di servizio. “Cerchiamo profili professionali di esperienza con un portafoglio oltre i 10 milioni e che abbiano l’interesse ad entrare in una delle banche italiane più efficienti e in grado di offrire un servizio completo ai clienti grazie alle società prodotto e alle reti distributive dedicate”, spiega Tinti. “Confermiamo i nostri progetti di proseguire anche nei prossimi mesi con l’inserimento in rete di nuovi professionisti”.

La rete di consulenti finanziari Credem, coordinata da Moris Franzoni, fa parte delle reti di wealth management del Gruppo Credem insieme al canale private banking dell’istituto, alla rete di consulenti finanziari ed al private banking di Banca Euromobiliare. Le quattro strutture, che complessivamente a fine 2017 contavano 35 miliardi di euro di masse in gestione e 1.200 professionisti in tutta Italia, e che rimangono comunque distinte e separate, hanno un unico coordinamento affidato a Matteo Benetti. “L’obiettivo è assicurare una regia globale su tutte le reti del Gruppo che operano nel wealth management, valorizzarne le distintività ed accomunarne le best practice”, conclude il manager.