Gestito, a febbraio fuga da fondi azionari e flessibili

Jude Beck, Unsplash
Jude Beck, Unsplash

L’inizio anno dell’industria del risparmio gestito italiana difficilmente poteva essere più complicato. La diffusione dei dati da parte di Assogestioni nella consueta mappa mensile relativa al mese di febbraio, il primo che include seppur parzialmente impatti dettati dall’emergenza sanitaria in corso, fa registrare deflussi per complessivi 406 milioni di euro, portando così il dato negativo da inizio anno a -5 miliardi di euro per il sistema nel suo complesso.

Sebbene il dato puntuale del secondo mese dell’anno non risulti di notevole entità in termini assoluti, si sono verificati significativi movimenti tra i singoli comparti che meritano di essere analizzati.

Assogestioni 1

Assogestioni 2

In particolare, le gestioni di portafoglio crescono di 658 milioni di euro mentre le gestioni collettive chiudono febbraio con una raccolta negativa pari a oltre -1 miliardo. È il dettaglio dei fondi aperti ad essere però maggiormente significativo. Il dato complessivo di -1,5 miliardi di euro è dettato dalla combinazione di afflussi sui fondi monetari per oltre un miliardo e deflussi sui fondi di lungo termine per più di 2,5 miliardi. Tra questi ultimi è possibile notare una fuga degli investitori dai fondi azionari (-2,45 miliardi) e flessibili (-2,24 miliardi). Positiva, invece, la raccolta di obbligazionari (+1,47 miliardi) e bilanciati (+695 milioni).

Le migliori 10 società per raccolta a febbraio

Sono dieci le società rientranti nell'indagine Assogestioni in grado, in un mese tanto complicato, di chiudere con una raccolta netta positiva superiore ai 100 milioni di euro. Si tratta nello specifico di Gruppo Intesa Sanpaolo, Pramerica SGR, Morgan Stanley IM, Gruppo BNP Paribas, Gruppo Deutsche Bank, Credem, UBS Asset Management, Gruppo Mediobanca, ICCREA e Gruppo Sella.

Il podio delle migliori vede al primo posto il Gruppo Deutsche Bank con 815 milioni di raccolta netta, seguito dal Gruppo BNP Paribas con 432 milioni e dal Gruppo Intesa Sanpaolo con 264 milioni.