Gestione passiva, testa a testa tra ETF e indicizzati tradizionali

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La gestione passiva non smette di attrarre flussi. La comprovata difficoltà dei gestori attivi a battere il proprio benchmark sul lungo periodo e i costi di gestione particolarmente bassi ne fanno un’opzione convincente per un numero sempre maggiore di investitori.

Non a caso, la fetta di mercato dedicata agli asset gestiti in modo passivo cresce di anno in anno. Ma non tutti gli investimenti indicizzati sono uguali. La prima e più importante distinzione riguarda i fondi passivi tradizionali e i più recenti Exchange Traded Fund (ETF), soprattutto dopo che la popolarità crescente di questi ultimi ha sollevato questioni sul loro funzionamento e su come usarli.

RIPARTIZIONE FLUSSI EUROPEI PER TIPOLOGIA DI PRODOTTO PASSIVO DA INIZIO ANNO
Fonte: Morningstar Direct. Dati in euro al 31 agosto 2017. *Contando una sola classe per fondo.

Tipo di strumento N. di prodotti disponibili in Europa* Raccolta netta da inizio anno (mld €) Patrimonio gestito (mld €)
Exchange Traded Fund 2.401 68,77 615,55
Fondi aperti indicizzati non quotati 1.012 67,27 672,52
Totale 3.413 136,04 1.288,07

 

Dall’inizio dell’anno, gli ETF europei hanno raccolto 68,7 miliardi di euro, superando i 615 miliardi di patrimonio gestito. Inoltre, con un centinaio di nuovi lanci nel 2017, il numero di replicanti quotati nel Vecchio continente si attesta a 2.401 (dati al 31 agosto 2017).

I fondi comuni indicizzati tradizionali, dal canto loro, hanno attirato 67,3 miliardi di flussi netti, superando i 672 miliardi di patrimonio. A fine agosto, sono disponibili in Europa 1.012 fondi passivi, di cui 38 nati nei primi otto mesi dell’anno.

RACCOLTA ETF VS FONDI PASSIVI TRADIZIONALI PER ASSET CLASS DA INIZIO ANNO (IN EUROPA)
Fonte: Morningstar Direct. Dati in euro al 31 agosto 2017.

 

Asset Class Raccolta netta ETF (mld €) Raccolta netta fondi indicizzati non quotati (mld €)
Allocation 0,13 2,73
Alternative 3,03 -0,02
Commodities 7 -0,49
Convertibles 0,21 0
Equity 38,95 46,4
Fixed Income 18,2 18,99
Miscellaneous 0,02 -0,34
Money Market 1,23 0
Totale 68,77 67,27

 

Come misura di confronto, i fondi aperti attivi (36.608 quelli disponibili in Europa) hanno raccolto 422,12 miliardi di euro da inizio anno, arrivando a gestire circa 8.408 miliardi (inclusi i fondi monetari). 

“L’infatuazione degli investitori per gli ETF continua”, commenta Hortense Bioy, responsabile europea della ricerca sui fondi passivi di Morningstar. “Gli asset gestiti dai replicanti quotati sono in procinto di superare quelli dei fondi indicizzati tradizionali, segno che gli operatori apprezzano la flessibilità e la gamma di scelta offerta dagli ETF. Ci si può aspettare che questo trend in Europa continui anche in futuro”.

Gusti differenti

Entrando più nel dettaglio, si nota come gli investitori in ETF e quelli in index fund tradizionali non abbiano fatto le stesse scelte in termini di classe di attivi, se non per quanto riguarda il reddito fisso, macro categoria che segna dei flussi di raccolta molto simili.

I 10 ETF CHE HANNO RACCOLTO DI PIÙ IN EUROPA DA INIZIO ANNO
Fonte: Morningstar Direct. Dati in euro al 31 agosto 2017. 

ETF Morningstar Rating Raccolta netta YTD (mld €) Patrimonio gestito (mld €)
UBS ETF MSCI ACWI SF CHFH A acc   3,15 3,98
Amundi ETF Floating Rate USD Corp USD   2,71 4,04
iShares JPMorgan EM Lcl Govt Bd ETF$Dist ★★★ 2,64 5,82
Xtera-Gold   1,96 6,09
iShares JPMorgan $ EM Bond ETF USD Dist ★★★★ 1,8 6,87
iShares Core MSCI World ETF USD Acc ★★★★ 1,65 9,58
iShares Core MSCI EM IMI ETF USD Acc ★★★ 1,63 5,87
iShares Core Euro Stoxx 50 ETF EUR Acc ★★★ 1,62 4
Amundi ETF MSCI Emerging Markets EUR A/I ★★★ 1,33 3,74
SPDR® Barclays Emerging Mkts Lcl Bd ETF ★★★★ 1,3 2,84

 

Gli investitori che hanno scelto i fondi passivi non quotati, ad esempio, hanno in media puntato molto di più sulle azioni e molto di meno sulle materie prime, anche se su questa particolare asset class pesa parecchio il ventaglio di scelta di strumenti disponibili, con gli Exchange Traded Commodity (ETC) che hanno di fatto rivoluzionato l’investimento in materie prime. Scelte opposte anche per quanto riguarda gli investimenti alternativi, che segnano una buona raccolta tra gli ETF e dei deflussi netti tra i comparti indicizzati.

Gemelli diversi

In effetti, i replicanti e i fondi passivi non sono la stessa cosa. Lo scopo (replicare la performance di un indice) è comune, ma le caratteristiche e gli utilizzi sono differenti. La distinzione sta nel fatto che il primo è un fondo quotato sul mercato e scambiato in tempo reale come un titolo azionario, mentre il secondo non è sul listino e le quote possono essere comprate o vendute quando si conosce il NAV (Net Asset Value) a fine seduta.

Questo ha delle importanti conseguenze soprattutto per quanto riguarda i costi. In media, gli ETF presentano delle commissioni più basse rispetto ai fondi indicizzati, ma i replicanti hanno una serie di costi legati proprio alla loro quotazione sul mercato, soprattutto in termini di spese di transazione, che possono essere impattati dal turnover dell’indice replicato, e dallo spread denaro-lettera dell’ETF, che a sua volta dipende dalla liquidità del sottostante.

I 10 FONDI PASSIVI (NON QUOTATI) CHE HANNO RACCOLTO DI PIÙ IN EUROPA DA INIZIO ANNO
Fonte: Morningstar Direct. Dati in euro al 31 agosto 2017. 

ETF Morningstar Rating Raccolta netta YTD (mld €) Patrimonio gestito (mld €)
BlackRock ACS 50:50 Gbl Eqty Trk X1 GBP   9,66 9,44
BlackRock ACS UK Eqty Trk X1 GBP Acc   5,53 5,39
ACS World ex UK Equity Tracker T0 GBP   5,2 5,03
BlackRock ACS 30:70 Gbl Eqty Trk X1 GBP   3,56 3,51
BlackRock ACS 60:40 Gbl Eqty Trk X1 GBP   3,16 3,08
iShares Corp Bond Index (UK) L Acc ★★★ 1,99 3,82
iShares Index Linked Gilt Idx (UK) D Acc ★★★★ 1,58 2
Vanguard Glb Bd Idx Inst USD Hdg ★★★★ 1,55 7,23
CSIF (Lux) Equities EMU QB EUR   1,07 1,37

 

Non bisogna dimenticare infatti che gli ETF sono un’evoluzione dei fondi passivi, nati una ventina d’anni prima, ma che rispondono a un bisogno diverso. Mentre i primi comparti indicizzati nacquero come conseguenza di alcuni studi che dimostravano che la maggior parte dei gestori di fondi non riusciva a far meglio del mercato sul lungo periodo, gli ETF furono la risposta all’esigenza di molti investitori istituzionali di scambiare grosse quantità di azioni intra-day, soprattutto in momenti di forte volatilità. 

In basso il confronto tra i 10 ETF e i 10 fondi passivi tradizionali che hanno raccolto di più in Europa nei primi otto mesi del 2017.  

In Italia vincono gli ETF

Il mercato italiano della gestione passiva conta in tutto oltre 1.300 prodotti, tra Exchange Traded Fund e comparti tradizionali. Se prendiamo i 15 più grandi fondi passivi disponibili in Italia in termini di asset, notiamo immediatamente la netta predominanza degli ETF sui fondi indicizzati non quotati in Borsa (13 contro 2). In effetti, per trovare il terzo fondo non quotato nella classifica dei più importanti in termini di patrimonio, bisogna scendere fino alla 35esima posizione. Per fare un confronto, negli Stati Uniti, 12 dei 30 più grandi fondi passivi sono prodotti non quotati. Questa è una conseguenza del sempre più importante utilizzo dei replicanti quotati da parte degli investitori, ma anche del tipo di struttura dell’offerta: gli italiani possono scegliere infatti tra un’ottantina di fondi passivi non quotati contro i quasi 1.250 scambiati in Borsa.

In pratica, il 94% dei prodotti indicizzati disponibili sul mercato nostrano sono ETP (Exchange Traded Product), quando la media europea è del 70%.