Henderson e Janus Capital annunciano la fusione

stretta di mano
드림포유, Flickr, Creative Commons

La società di gestione inglese Henderson e l’americana Janus Capital hanno appena annunciato la nascita di un nuovo colosso dell’industria dell'asset management. Il gruppo si chiamerà Janus Henderson Global Investors e sarà il risultato di una fusione tra pari, con masse in gestione di 320 miliardi di dollari.

L’operazione si realizzerà con uno scambio di azioni: ogni nuova azione di Janus sarà scambiata per 4,719 nuove azioni di Henderson  in modo tale che le compagnie controlleranno il capitale del gruppo risultante per il 43% e 57%, rispettivamente. L'operazione, subordinata all'approvazione delle rispettive assemblee degli azionisti, dovrebbe concludersi nel secondo trimestre del 2017.

Entrambe le società hanno stimato sinergie di costo di almeno 110 milioni di dollari come risultato dell’operazione. Allo stesso tempo,  prevedono entrate complessive superiori a 2,2 miliardi di dollari e un Ebitda sottostante di circa 700 milioni di dollari (per l’anno fiscale che termina il 31 dicembre 2015).

Un gruppo con maggiore presenza globale

Janus Capital ed Henderson vogliono così unire la forza della prima sul mercato statunitense con la presenza strategica della seconda nel Regno Unito ed Europa, creando un brand globale di gestione con un’esposizione geografica ampiamente diversificata. Il nuovo gruppo conterà circa 2.300 dipendenti e potrà fare affidamento su reti di distribuzione e copertura in mercati chiave (USA, Europa, Australia, Giappone e Regno Unito) e incrementerà la sua presenza nella regione Asia-Pacifico, Medio Oriente e America latina. Secondo i primi calcoli, il patrimonio risultante dalla fusione si dividerà in questo modo: 54% negli USA, 31% nell’EMEA e un 15% in Asia.

Da un punto di vista organizzativo, è stato anticipato che gli amministratori delegati delle due società (Andrew Formica per Henderson e Dick Weil per Janus) prenderanno congiuntamente le redini del nuovo gruppo, “dando risalto così all’importanza di un’integrazione fluida in un business che pone al suo centro le persone”, secondo quanto si legge nel comunicato stampa relativo all’operazione.

Entrambe le società di gestione sono quotate in borsa e il gruppo nascente avrà una capitalizzazione di mercato complessiva di circa 6 miliardi. Janus Henderson Global Investors chiederà l’ammissione e quotazione al Nyse come mercato di riferimento, ma sarà mantenuta attiva la quotazione di Henderson sull’Asx. Inoltre, il maggiore azionista di Janus, Dai-ichi, ha espresso pubblicamente la sua intenzione di appoggiare la fusione e di incrementare la sua alleanza strategica con la nuova compagnia.

E sul versante italiano?

A gestire il mercato italiano come noto sono Dario Carfizzi per Janus Capital e Federico Pons per Henderson. Entrambi al momento sono in attesa di capire cosa succederà a livello globale, prima di entrare nel dettaglio delle ricadute sulla gestione italiana. Da Henderson aggiungono infatti che "è troppo presto per scendere in dettagli ma, com'è evidente, una delle principali attrattive della fusione è che le nostre società sono altamente complementari - Henderson è molto forte nel Regno Unito e in Europa, Janus è molto forte negli Stati Uniti-. Uno dei principali vantaggi per i clienti sarà la crescita della forza distributiva a livello globale". Certamente anche a livello italiano.