Se la leva finanziaria USA è ai massimi

Francesco Caruso
Strategist e consulente indipendente, cicliemercati.it

L’ultimo dato del margin debt NYSE ( il livello netto di indebitamento presente sul mercato finanziario USA) è risultato ancora in discesa rispetto al massimo storico e si va così ad unire ad una ormai lunga serie di elementi di valutazione del mercato americano (capitalizzazione/PIL, Shiller P/E ecc.) che stanno rientrando da eccessi di valutazione pluriennali.

In particolare, nel 2015 la leva finanziaria USA (che possiamo definire come la componente speculativa) ha raggiunto picchi senza precedenti, grazie alla facilità di indebitamento di privati e aziende (buybacks). Il top del margin debt è stato registrato in aprile 2015, in corrispondenza con l’inizio di una fase non solo e non tanto di deterioramento dei mercati azionari, quanto, in senso più esteso, di contrazione della redditività degli asset.

L’analisi della serie storica dei dati (che risale solo al 1992) evidenzia tra il 2015 e il 2016 una sequenza di correlazione distributiva tra S&P e margin debt – indicata sul grafico con la sequenza numerica – che ha forti analogie rispetto a quelle dei due top precedenti, 2000 e 2007. Una chiusura mensile dello S&P inferiore a 1920 confermerebbe nello schema la perforazione del punto 4 e presumibilmente aprirebbe a una contrazione della componente speculativa, cosa che è avvenuta in occasione di tutti i cali più importanti del passato.

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Come va sottolineato, i dati del margin bebt del NYSE sono vecchi di diverse settimane quando vengono pubblicati. Così, anche se può in teoria essere un indicatore interessante, un importante cambiamento nel margin debt non è immediatamente evidente. 

Conclusioni - Ci sono troppo pochi episodi di massimi e minimi in questa serie per prendere gli ultimi dati come un indicatore importante per un imminente selloff sui titoli azionari degli Stati Uniti. Tuttavia, il livello attuale della leva è ancora molto elevato e mostra un modello simile a quello visto dopo i picchi di mercato nel 2000 e nel 2007. Questo è stato un indicatore interessante da guardare in quelle fasi e continuerà certamente a essere un indicatore da tenere sotto stretta osservazione per il prossimo futuro, data la sua evidente correlazione diretta con il trend del mercato azionario leader.