Qual è la strategia dei fondi Consistenti Funds People che investono nel mercato azionario cinese?

china

Il 2015 è stato un anno complicato per l’economia e i mercati cinesi. Riorientare il modello economico del gigante asiatico non è cosa da poco e compiere il passo verso un’economia sviluppata, basata più sul consumo e sulla domanda interna che sull’esportazione di prodotti economici e dal basso valore aggiunto, non si fa da un giorno all’altro. Il mercato cinese continua a offrire molte opportunità che ripassiamo attraverso i fondi Consistenti Funds People che investono nei suoi mercati azionari. In questo primo articolo verranno trattati i primi cinque dei nove fondi che hanno ottenuto il rating.

Fidelity China Consumer
Gestito da Raymond Ma, è un fondo che investe in compagnie che hanno attività in Cina e ad Hong Kong e che si occupano di produzione o vendita di beni e servizi rivolti ai consumatori cinesi. Il gestore seleziona i titoli che entrano a far parte del portafoglio in base a un analisi fondamentale con un approccio bottom up e predilige società che sperimentano una crescita superiore alla media, con una quota di mercato notevole e un solido potere nella determinazione dei prezzi. Per Raymond Ma, la crescita è il fattore determinante del prezzo. Allo stesso tempo, è alla ricerca di temi di investimento in situazioni particolari come i processi di risanamento, fusioni e acquisizioni. Il gestore si focalizza sull’analisi del free cash flow e sui bilanci finanziari per verificare valutazioni come prezzo/valore contabile o prezzo/profitto e conta sull’aiuto del team di analisi di Fidelity in Asia composto da 12 esperti per la Cina e Hong Kong e 38 per la regione di Asia (Giappone escluso). L’indice di riferimento del fondo è l’MSCI China N. In un universo che comprende azioni H, Red Chip e altre compagnie quotate a Hong Kong, si procede a una prima selezione per fondamentali a seguito della quale restano tra le 300 e le 400 compagnie; di esse, tra le 100 e le 130 entreranno a far parte del portafoglio.

Fidelity China Focus
Jing Ning è la responsabile della gestione di questo fondo, il cui processo di investimento consiste nella selezione di titoli bottom up che segue la filosofia del titolo con un approccio contrarian. La sua missione, che persegue con l’aiuto di analisti di Fidelity nella regione (12 per la Cina e Hong Kong e 38 per la regione di Asia, Giappone escluso) è l’individuazione del valore intrinseco in momenti estremi per il mercato al fine di mantenere i titoli a lungo termine. Per quanto riguarda il suo approccio al mercato cinese, Ning ritiene che bisogna tener presente una serie di fattori:

  • La conoscenza dello scenario macro, che di per sé, però, non può generare alfa;
  • La presenza di un mercato orientato al breve termine;
  • Il fatto che all’interno della corporate governance non esista il bianco e il nero ma una varietà infinita di grigi;
  • Il grande rischio che comporterebbe perseguire a tutti i costi il sogno della crescina cinese;
  • I cambiamenti nel sentiment rispetto al mercato che sono bruschi e improvvisi.

Sulla base di questi elementi, la società costruisce un portafoglio formato da 70-100 titoli in cui possono essere presenti titoli di Hong Kong e Cina, azioni di tipo A o titoli cinesi quotati in altri mercati. Il fondo ha un obiettivo di tracking error che oscilla tra il 7% e il 10% rispetto al suo benchmark, l’MSCI China.

Invesco Greater China
Mike Shiao e Lorraine Kuo gestiscono il fondo con l’aiuto di un team di nove analisti specializzati nella regione. L’universo d’investimento è composto da compagnie e titoli quotati a Hong Kong e azioni taiwanesi. L’indice di riferimento è l’MSCI Golden Dragon Index. La selezione dei titoli ha come obiettivo quello di scovare le idee migliori con carattere selettivo per poter investire in compagnie con una leadership sostenibile nel loro settore, che presentino vantaggi competitivi e siano quotate al di sotto del loro valore intrinseco. Nella ricerca di compagnie competitive si tiene particolarmente conto dell’originalità delle idee e dell’approccio verso la valutazione con un orizzonte di investimento a lungo termine.

Neuberger Berman China Equity
Yulin Yao e Lihui Tang, supportati dal loro gruppo di analisti, trader e specialisti in portafogli, sono i gestori di questo fondo. L’universo di investimento è composto da azioni di tipo A e B, da azioni H,  ADR e compagnie taiwanesi. L’indice di riferimento è l’MSCI China NR USD. I due gestori ritengono che ci sono possibilità nel mercato cinese che derivano sia dalle sue dimensioni (è il secondo mercato mondiale per capitalizzazione di borsa) che dalla mancanza di copertura da parte degli analisti di molti titoli. Per Yao e Tang è importante soffermarsi sulla qualità della crescita adesso che si trova in fase di rallentamento. Inoltre, rispetto ad altri mercati emergenti, i fondamentali dell’economia cinese sono migliori e le valutazioni meglio adattate dopo la correzione dell’anno scorso. La selezione dei titoli risponde a un approccio distintivo che si basa su un’analisi profonda affine a quella realizzata negli investimenti in private equity. Si concentrano su aree di maggiore crescita e il risultato è un portafoglio concentrato tra i 30 e i 50 nomi che sono il frutto di una convinzione profonda sul loro potenziale percorso rispetto all’indice di riferimento.

Pioneer China Equity
Angelo Corbetta, Nicholas McConway e Manuele Moi gestiscono questo fondo basandosi su un’analisi proprietaria il cui obiettivo è scoprire opportunità nell’universo delle piccole e medie compagnie cinesi. Il fondo segue un approccio macro dal momento che sono i modelli analitici sviluppati internamente a determinare la distribuzione dei portafogli. Quest’approccio si completa con le idee che propongono dieci analisti del settore.
I criteri per la selezione di titoli hanno come obiettivo evitare possibili rischi finanziari, tenendo presente la corporate governance delle compagnie. La valutazione si sofferma su un modello di sconto dei flussi tramite dividendo così come sull’analisi dell’evoluzione del ROCE e del ROA. Il portafoglio è composto da un numero di titoli che va dai 70 ai 90 e ha un obiettivo di tracking error tra il 3% e l’8% rispetto al suo indice di riferimento, l’MSCI China 10-40.