Flussi: in cerca di un'alternativa

Secondo l’ultimo Asset flow report di Morningstar a luglio la raccolta dei fondi europei ex- money market subisce un rallentamento, ma resta positiva con quasi 26 miliardi di euro. Il dato è il più basso da inizio anno e segnala un raffreddamento dell’entusiasmo degli investitori rispetto al record di 52 miliardi registrato a febbraio, dopo l’annuncio del piano di Quantitative easing della Banca centrale europea. Nel secondo trimestre dell’anno, diversi eventi hanno condizionato i mercati finanziari, tra cui un ritorno della volatilità nel mercato obbligazionario core europeo, il sell off del mercato cinese e i timori di una  Grexit.

 

Recuperano gli azionari 

I fondi azionari hanno beneficiato del ritorno dell’appetito per il rischio, dopo l’accordo per il salvataggio della Grecia. La raccolta è stata di 8,29 miliardi, il miglior risultato degli ultimi dodici mesi. Il dato è imputabile ai flussi sui prodotti specializzati sui mercati sviluppati, mentre quelli emergenti hanno risentito dei timori sulla crescita cinese e delle tensioni nei rapporti valutari. Con le azioni di classe A (quotate a Shanghai e Shenzhen) in calo del 14,5% (in dollari) a luglio, gli investitori hanno riscattato i comparti specializzati nell’area, che hanno perso 2,12 miliardi di masse. 

 

Flussi di fondi aperti per categoria globale
Fonte: Morningstar Direct.

  ASSET NETTI (€MLD) QUOTA DI MERCATO % FLUSSI STIMATI (€MLN) TASSO DI CRESCITA ORG. %
NCATEGORIA GLOBALE jul-15 jul-15 1-MESE YTD 12 MESI YTD
ALLOCATION 1.020 13,74 9.297 112.486 165.016 13,06
ALTERNATIVE 313 4,22 9.028 51.598 62.682 21,08
COMMODITIES 16 0,21 -181 2.079 1.542 13,89
CONVERTIBLES 77 1,03 -56 3.836 2.041 5,71
EQUITY 2.651 35,71 8.292 5.076 2.714 0,22
FIXED INCOME 2.068 27,85 -591 65.586 103.490 3,43
PROPERTY 132 1,78 667 6.363 13.358 5,08
MISCELLANEOUS 117 1,58 -485 -2.344 -1.214 -1,92
UNCLASSIFIED 5 0,06 -1 -184 -286 -3,92
ALL LONG TERM 6.399 86,17 25.971 244.496 349.343 4,29
MONEY MARKET 1.027 13,83 21.383 27.747 33.136 2,91
TOTALE 7.425 100 47.354 272.243 382.479  

 

Si è mosso in controtendenza rispetto alle principali attività finanziarie, il reddito fisso. Morningstar ha stimato flussi netti negativi per 591 milioni a luglio (65 miliardi da inizio anno). Nonostante i fondi obbligazionari europei abbiano registrato mediamente rendimenti positivi, le prospettive di lungo termine sono limitate, dato il contesto di bassi tassi di interesse. Non stupisce, quindi, che gli investitori abbiano preferito i fondi monetari (+21,38 miliardi), che espongono a titoli di qualità e a breve scadenza. Le categorie preferite restano comunque quelle dei bilanciati (oltre  9,2 miliardi di flussi netti positivi a luglio ) e degli alternativi (9 miliardi), la cui crescita  da inizio anno, continua ad essere robusta (112 e 51, miliardi di euro rispettivamente).

 

Piacciono gli alternativi

Oltre gli azionari, a luglio sono andati bene i fondi bilanciati, con sottoscrizioni nette per circa 9,3 miliardi, e gli alternativi (+9,03 miliardi). Questi ultimi sono tra i più popolari dall’inizio dell’anno (+51,6 miliardi): la raccolta dei primi sette mesi del 2015 ha superato quella totale del 2015. Il risultato è in larga parte attribuibile ai multistrategy, che offrono l’esposizione a diversi approcci di investimento, e ai market neutral – equity (strategie volte a ridurre il rischio sistemico).. 

 

Chi sale e chi scende

Tra le società di gestione, si colloca al primo posto per flussi netti BlackRock (+3,84 miliardi), grazie alla raccolta sia sugli azionari sia sul reddito fisso. Segue con distacco Odey asset management (+1,55 miliardi), che ha beneficiato del lancio dell’European Focus equity fund, comparto che è stato inserito nella gamma con l’arrivo del gestore Oliver Kelton da Waverton. Nei primi dieci per raccolta a luglio, entra anche Ubi che ha lanciato la Sicav Income opportunities, il cui successo è legato alla domanda di fondi bilanciati. Sul fronte opposto, è stato un mese difficile per M&G (-1,96 miliardi), principalmente a causa dei deflussi dal fondo M&G Optimal income (-1,58 miliardi). Hanno registrato riscatti netti elevati anche Aberdeen (-1,27 miliardi) e Franklin Templeton (-1,04 miliardi), entrambi penalizzati dall’esposizione ai mercati emergenti. 

 

I 10 maggiori fondi europei per patrimonio netto
Fonte: Morningstar Direct. Sono esclusi i fondi monetari. Dati in euro.

NOME DEL FONDO  PATRIMONIO NETTO (MLD) FLUSSI STIMATI (MLN)
   06/2015 1 MESE YTD 12 MESI
SLI GLOBAL ABS RET STRAT  37.007 157 2.807 4.687
TEMPLETON GLOBAL BOND FUND  28.893 -292 -3.466 -2.657
M&G OPTIMAL INCOME FUND  28.102 -1.584 -4.086 -1.407
CARMIGNAC PATRIMOINE  28.024 153 2.245 2.264
TEMPLETON GLOBAL TOTAL RETURN  27.008 -358 -2.564 -1.478
BGF GLOBAL ALLOCATION FUND  21.731 204 653 1.107
AB GLOBAL HIGH YIELD PORTFOLIO  18.068 -733 -1.571 -2.162
IP HIGH INCOME  17.795 -237 -1.217 -1.910
JPM GLOBAL INCOME FUND  14.968 317 4.450 6.650
DWS TOP DIVIDENDE  14.383 103 428 956

 

Ancora fondi a scadenza

Tra i domiciliati in Italia continua il dominio dei fondi a scadenza predefinita. Oltre la metà della raccolta di  luglio (e di quella da inizio anno) è infatti legato ai cosiddetti fondi bilanciati a cedola, prodotti con una data obiettivo (generalmente pari a cinque anni) che aggiungono un’esposizione azionaria all’investimento in obbligazioni. La discesa dei rendimenti dei bond europei ha invece reso meno attraenti le cedole dei prodotti obbligazionari, a parità di rischi. Anche per questa ragione le società di gestione hanno ridotto il lancio degli “Obbligazionari a scadenza predefinita” dai 32 del 2013 ai 21 del 2014 fino ai 10 della prima metà del 2015. Ma non tutte le società italiane stanno cavalcando il trend di questa tipologia di prodotti. Tra le più attive vi sono le SGR appartenenti a gruppi bancari o con forti legami con un network di filiali. Anche questo dato non sorprende, se pensiamo che questi comparti sono generalmente caratterizzati dalla presenza di una commissione di collocamento, che può variare dall’1% fino addirittura al 4,25%, corrisposta ai distributori e pagata al termine della finestra di lancio. 

Poiché la maggior parte di questi fondi è partita da pochi mesi non è possibile esaminarne le performance su orizzonti temporali di medio lungo termine. Infatti, solo 11 su un totale di 254 hanno un track record di almeno tre anni. Nei 12 mesi fino alla fine di giugno 2015, però, ne contiamo 174, ed è interessante notare come, in termini di Sharpe Ratio, nessuno di questi abbia fatto meglio della media di categoria dei fondi Bilanciati Moderati EUR – Globali, Bilanciati Flessibili EUR – Globali e Bilanciati Aggressivi EUR – Globali. 

Nel complesso, il team di manager research di Morningstar non ha un’opinione positiva di questa tipologia di prodotti, che è in media costosa, difficile da comparare, complessa da usare nel contesto di un portafoglio diversificato e contraddistinta dalla presenza di vincoli maggiori per manager e investitori.