Fidelity International, ecco la prima gamma di fondi a commissione variabile

Cosmo_Schinaia
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Fidelity International ha intenzione di lanciare a marzo 2018, in particolare per i clienti professionali, le prime classi caratterizzate da un nuovo modello di determinazione dei prezzi: una commissione di gestione variabile che opererà con un meccanismo a scala mobile e interesserà 10 fondi azionari. “La nostra commissione di gestione variabile allinea chiaramente i nostri interessi con quelli dei nostri clienti e degli investitori, confermando inoltre il nostro impegno per creare valore attraverso la gestione attiva", spiega Cosmo Schinaia, country head per l’Italia della società. "In futuro prevediamo di mettere a disposizione ulteriori classi a commissione variabile, cui gli investitori privati potranno accedere attraverso i loro consulenti. E questo avverrà senza variare le condizioni offerte ai nostri distributori”.

In dettaglio le nuove classi per professionisti il cui lancio è previsto per marzo avranno commissioni di gestione variabili e la commissione di gestione annua sarà ridotta dello 0,10% rispetto alla equivalente classe con commissione fissa. La quota variabile della commissione aumenterà o diminuirà in funzione della sovraperformance o sottoperformance rispetto all’indice di riferimento, al netto di tutte le commissioni e spese. Tale quota potrà aumentare fino a un massimo del +0,2% sulla commissione di gestione annua (soglia massima) e diminuire fino a un minimo del -0,2% sulla medesima commissione (tetto minimo). Il livello massimo e minimo sarà raggiunto quando il fondo sovraperforma o sottoperforma il relativo indice del +2% oppure del -2%, rispettivamente, su base annualizzata in un periodo di tre anni consecutivi.

L'esempio che segue mostra che un fondo con commissione di gestione annua attualmente dello 0,80% potrebbe ridurre tale commissione allo 0,50% se sottoperforma e aumentarla fino allo 0,90% se sovraperforma l'indice di riferimento, con un incremento di appena lo 0,10% rispetto al livello corrente della commissione in caso di sovraperformance, ma una riduzione fino allo 0,30% in caso di sottoperformance.

Grafico_Fidelity_International

"Per noi è molto importante offrire ai nostri clienti valore e possibilità di scelta", conclude Brian Conroy, presidente di Fidelity International. "Siamo convinti che il rinnovamento delle strutture commissionali sia essenziale per garantire il futuro successo della gestione attiva e auspichiamo che questo modello venga adottato in tutto il settore del risparmio gestito".