ETF obbligazionari la corsa è solo all’inizio

A distanza di poco più di 14 anni dal lancio del primo Exchange traded fund obbligazionario in Europa, il patrimonio gestito dai replicanti esposti al reddito fisso ha raggiunto 143 miliardi di euro alla fine di giugno 2017, il 23,6% del totale degli asset dei fondi passivi quotati, secondo i dati Morningstar. Solo cinque anni fa, la quota di mercato era del 15%.

Questa crescita dimostra il sempre maggior utilizzo che gli investitori fanno dei fondi passivi negoziati in Borsa, un tempo riservati quasi esclusivamente all’universo azionario. In particolare, il 2016 è stato un anno positivo per l’asset class obbligazionaria, che ha raccolto 20,6 miliardi di euro, e per il momento il 2017 non è da meno, anzi: nel primo semestre i replicanti a reddito fisso hanno attirato 14,6 miliardi di flussi netti.

 Anche in termini di prodotti, la crescita non è banale. Sui 15.000 ETF quotati in Europa a fine giugno, ce ne sono 2.200 che replicano indici obbligazionari (contando tutte le classi esistenti), il 15% circa del totale. Cinque anni prima, nel giugno 2012, gli ETF quotati in Europa erano 9.000, di cui 1.180 a reddito fisso, il 12%. 

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Una crescita esplosiva 

La tabella di pagina 108 mostra i quindici più grandi ETF in termini di patrimonio in gestione, di cui nove
sono coperti dalla valutazione qualitativa degli analisti Morningstar.

La maggiore dimensione della classe di attivi e il numero sempre più importante di investitori, permettono una liquidità migliore e costi di transazione in diminuzione. Questa crescita consente anche agli emittenti di ETF di generare economie di scala grazie alle quali, in alcuni casi, possono offrire agli investitori commissioni ridotte.

“La crescita esplosiva degli asset degli ETF a reddito fisso è attribuibile a una serie di cambiamenti strutturali nei mercati finanziari”, spiega Phillip Yoo, analista sulla gestione passiva di Morningstar. “In particolare gli investitori utilizzano sempre di più gli ETF obbligazionari come fonte di liquidità; inoltre, i replicanti obbligazionari possono sostituire alcuni contratti derivati tradizionalmente utilizzati per esporsi al mercato obbligazionario”.

“Inoltre - continua l’analista – l’interesse degli investitori obbligazionari verso gli ETF è aumentato grazie alla liquidità di mercato. I singoli bond vengono infatti negoziati OTC (over the counter), invece che su un mercato ufficiale, come gli ETF, e quindi è più difficile trovare una controparte, il che limita la liquidità dei titoli individuali e fa salire i costi di transazione”.

I primi 15 ETF obbligazionari quotati in Europa per patrimonio gestito
Fonte: Morningstar Direct. Dati in euro al 17 luglio 2017. 

ETF Perf. % da inizio anno Patrimonio in gestione
iShares Core € Corp Bond ETF EUR Dist 1,04 7.764.053.592
iShares JP Morgan $ EM Bond ETF USD Dist -2,97 6.839.518.822
iShares JPMorgan EM Lcl Govt Bd ETF$Dist 1,9 5.785.694.145
iShares $ Corp Bond ETF USD Dist -4,31 5.443.215.425
iShares € High Yield CorpBd ETF EUR Dist 3,07 5.384.271.588
iShares € Corp Bond Lg Cp ETF EUR Dist 0,51 4.485.151.921
Amundi ETF Floating Rate USD Corp USD -7,64 3.876.308.988
iShares $ High Yld Corp Bd ETF USD Dist -4,58 3.659.710.202
iShares € Corp Bond 1-5yr ETF EUR Dist 0,56 3.584.540.639
SPDR® Barclays Emerging Mkts Lcl Bd ETF 1,5 2.885.666.515
PIMCO Euro Short Mat Source ETF EUR Inc -0,06 2.364.577.940
iShares $ TIPS ETF -7,7 2.261.176.314
iShares € Ultrashort Bond ETF EUR Dist 0,05 2.184.941.604
iShares JP Morgan $ EM Bond EURH ETF Dis 5,53 2.093.622.854
PIMCO USD Short Mat Source ETF -7,92 2.066.155.505

 

Secondo uno studio condotto da iShares intitolato ‘Transforming the Bond Markets with Fixed Income ETFs’, gli attivi gestiti dagli ETF obbligazionari potranno raggiungere i 2.000 miliardi di dollari entro il 2022, di cui 1,4 miliardi solo negli Stati Uniti. Le ragioni principali, secondo iShares, saranno i cambiamenti demografici (l’invecchiamento della popolazione aumenta la domanda di attività più difensive), l’evoluzione dei mercati obbligazionari globali e il maggiore utilizzo di ETF.

Secondo l’analisi di Morningstar ‘A Guided Tour of the European ETF Marketplace’, partendo dal presupposto che le recenti tendenze continueranno, l’industria dei replicanti in Europa potrebbe raggiungere o addirittura superare i mille miliardi di euro entro il 2020. Tra fattori di crescita, in particolare, troviamo l’esplosione degli ETF a reddito fisso. Finora, il mercato è stato trainato quasi esclusivamente dai lanci di prodotti azionari, ma la profondità e la portata della gamma ETF si è ampliata negli ultimi anni, colpendo diverse classi di attivi, comprese le obbligazioni.

Da un lato gli investitori sono alla ricerca di sicurezza in titoli come i Bund tedeschi, che offrono rendimenti reali negativi, dall’altro sono a caccia di rendimento coi titoli high yield. Certo è che la scelta di un fondo obbligazionario non è più semplice come lo era prima della crisi finanziaria. Alle strategie tradizionali core, basate principalmente sull’investimento in titoli di Stato o di alta qualità (investment grade), si sono affiancate quelle che mirano a ridurre l’esposizione ai tassi di interesse e a cercare altre fonti di rendimento (high yield, bond convertibili, obbligazioni emesse in valuta estera).

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A livello globale, secondo le statistiche di Morningstar, gli ETF obbligazionari più popolari sono quelli dedicati a titoli statunitensi (60 miliardi di dollari raccolti nel primo semestre del 2017), seguiti dalle obbligazioni emergenti (14 miliardi di dollari), mentre le obbligazioni in euro sono state praticamente ignorate nello stesso periodo (290 milioni di dollari di raccolta netta).

Scendendo più nel dettaglio, in Europa, invece, nello stesso periodo la categoria di ETF a reddito fisso che ha raccolto di più è quella delle obbligazioni emergenti emesse in valuta locale (3,8 miliardi di euro nel primo semestre dell’anno), seguita dalle obbligazioni societarie in dollari (2,2 miliardi di euro) e dai bond emergenti in valuta forte (2 miliardi).