ESMA pubblica le linee guida finali sui requisiti di idoneità di MiFID II

Niccolò Caranti, Flick, Creative Commons
Niccolò Caranti, Flick, Creative Commons

L'autorità europea degli sytrumenti finanziari e dei mercati (ESMA) compie un ulteriore passo verso un'applicazione coerente e armonizzata dei requisiti nel campo dell'idoneità, uno dei requisiti più importanti per la protezione degli investitori nel quadro MiFID. Si applica alla fornitura di qualsiasi tipo di consulenza in materia di investimenti, indipendente o meno, e alla gestione del portafoglio. Le società di investimento che forniscono consulenza in materia di investimenti o gestione del portafoglio devono, ai sensi dell'articolo 25, paragrafo 2, della MiFID II e degli articoli 54 e 55 del regolamento delegato MiFID II, fornire adeguate raccomandazioni personali ai propri clienti o devono prendere adeguate decisioni di investimento per conto loro.

Lo scorso 28 maggio ESMA ha pubblicato nella relazione finale le linee guida basate sul testo di quelle di MiFID I del 2012 sull'adeguatezza, ampiamente confermate e ampliate al fine di:

  • prendere in considerazione gli sviluppi tecnologici del mercato della consulenza, in particolare l'uso crescente di sistemi automatizzati o semi-automatizzati per la fornitura di consulenza sugli investimenti o gestione del portafoglio (robo-advice);
  • basarsi sull'esperienza di vigilanza delle NCAs (National Competent Autority) circa l'applicazione dei requisiti di idoneità (comprese le linee guida del 2012);
  •  tenere conto dei risultati degli studi nel settore della finanza comportamentale;
  •  fornire ulteriori dettagli su alcuni aspetti che erano già coperti dalle linee guida del 2012.

Le linee guida, supportando un'applicazione coerente e armonizzata dei requisiti nel campo dell'idoneità, garantiranno il raggiungimento degli obiettivi MiFID II.

Finanza sostenibile
La Commissione europea ha inoltre pubblicato il suo piano d'azione sulla finanza sostenibile in cui ha dichiarato che "[...] le imprese dovrebbero chiedere quali sono le preferenze dei loro clienti  in termini di fattori ambientali, sociali e di governance e tenerne conto nel valutare la gamma di strumenti finanziari e prodotti assicurativi da raccomandare, cioè nel processo di selezione del prodotto e nella valutazione dell'idoneità".

ESMA ha incluso, in attesa di modifiche al quadro giuridico, una good practice per quelle società che affrontano questo problema che contribuirà ad aumentare l'attenzione e la consapevolezza delle imprese e dei supervisori sul tema. L'autorità europea controllerà, inoltre, le proposte legislative nel quadro del piano d'azione della Commissione europea e prenderà in considerazione la possibilità di apportare modifiche mirate agli orientamenti per riflettere i cambiamenti agli atti delegati di MIFID II sul tema della sostenibilità.