ESG: tre fattori efficaci solo se integrati, misurabili e documentabili

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Valentijn van Nieuwenhuijzen, Chief Investment Officer, NN Investment Partners.

Contributo a cura di Valentijn van Nieuwenhuijzen, chief investment officer di NN Investment Partners. Contenuto sponsorizzato.

Applicando criteri di sostenibilità lungo tutto il processo di investimento, gli investitori responsabili raccolgono e utilizzano dati di qualità superiore, ottenendo risultati più robusti e sostenibili per i loro clienti e per la società nel suo complesso. Tuttavia, l’applicazione dei criteri ESG da parte degli asset manager può variare a seconda della gamma dei prodotti e delle strategie.  

La nostra visione in tal senso è che il successo dell'integrazione dei criteri ESG nel processo di investimento dipenda da due fattori. Il primo è quello di collegare la capacità di creazione di valore delle società in cui si investe ai potenziali rischi materiali di lungo periodo. Il secondo fattore di successo è l'acquisizione di dati rilevanti di alta qualità, in un contesto in cui analisti e gestori di portafoglio collaborano all’identificazione dei rischi tangibili di ciascun titolo.

Oltre a identificare i fattori ESG propri di una società, del settore e dell’area geografica in cui opera, ciascuna azienda dovrebbe essere valutata per ogni questione ESG rilevante, combinando quindi i fattori ESG con la capacità di quell’azienda di tradurre questi fattori nella propria strategia commerciale. Uno degli aspetti concreti da analizzare, infatti, è proprio l'innovazione in chiave ambientale e le opportunità che ne derivano. Se prendiamo ad esempio l'industria dei prodotti personali e domestici, è utile esaminare come un’azienda stia attivamente perseguendo l'innovazione ambientale e come stia riconoscendo imballaggio e gestione dei rifiuti quali temi importanti. Allo stesso modo, occorre comprendere se e come la società stia introducendo alternative alla plastica, come soluzioni di imballaggio riciclabili, riutilizzabili e compostabili. Le aziende che incorporano nei loro processi soluzioni sostenibili, come le alternative alla plastica, possono beneficiare di un vantaggio competitivo a lungo termine rispetto ai competitor che si muovono con un passo più lento. Gli elementi da considerare in questo ambito sono molteplici: l'azienda ha una politica per migliorare l'uso di imballaggi sostenibili? Alcune delle linee di prodotti sono progettate per avere impatti positivi sull'ambiente? Sono stati fissati obiettivi espliciti al riguardo? Questo tipo di valutazione dovrebbe essere integrato nel processo di analisi degli investimenti e i relativi progressi dovrebbero essere oggetto di discussione ogni volta che i gestori patrimoniali incontrano l'azienda.

Inoltre, il confronto diretto e regolare con le aziende in cui si investe fa la differenza. Nell'ambito di questo dialogo continuo, gli investitori responsabili pongono una forte enfasi sulle questioni ambientali, sociali e di governance. Questo li aiuta a integrare i fattori ESG e a perseguire risultati di investimento più interessanti e sostenibili nel tempo. Questi sforzi devono includere tutti e tre i fattori ESG, in linea con un approccio olistico. Ad esempio, se un'azienda analizza a fondo i propri obiettivi di sostenibilità e l'impronta ambientale ma trascura il proprio profilo di governance allora meglio essere prudenti.

Infine, un elemento centrale di un processo di investimento ESG, è l'analisi approfondita dei dati, compresa l'identificazione dei dati "giusti". I dati ESG sono disponibili in tutte le forme, ma non tutti sono rilevanti. L'enfasi dovrebbe essere posta su dati di qualità superiore per quanto riguarda i rischi materiali e la strategia dell’azienda di creare valore, incorporando idealmente elementi orientati al futuro. Oltre all’analisi interna dei dati ESG, potrebbe essere interessante guardare a dati alternativi che evidenziano nuove tendenze emergenti che applicano l'intelligenza artificiale.