Elezioni in Brasile. Cosa chiedono i mercati?

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Christian Haugen, Flickr, creative commons

Le elezioni in Brasile hanno suscitato un particolare interesse da parte degli analista, poiché il risultato potrebbe avere un impatto notevole sulle politiche economiche brasiliane dei prossimi 4 anni e di conseguenza le implicazioni per i mercati finanziari saranno significative. Gli occhi sono puntati soprattutto su due candidati: Jair Bolsonaro, della destra nazionalista, e Fernando Haddad, del partito dei lavoratori.

A detta di Mike Hugman, portfolio manager del team emerging market fixed income di Investec AM  “per quanto riguarda Bolsonaro, la maggior parte dell’attenzione dei media si è comprensibilmente concentrata sulle sue posizioni illiberali su alcune questioni sociali. Tuttavia, le sue idee di politica economica sono molto più moderate. Come portavoce per le questioni finanziarie ha nominato Paolo Guedes, uomo relativamente apprezzato dai mercati, il quale ha rassicurato gli investitori dando i giusti segnali. Al contrario, non c’è stato un approfondimento sui dettagli della politica economica di Haddad o del PT (né nomine credibili) e anche un nostro confronto diretto con i membri del suo team non ha fornito informazioni convincenti. La mancanza di chiarezza ci rende scettici sulla loro capacità e volontà di realizzare le opportune correzioni fiscali, timori giustificati anche dagli eccessi fiscali realizzati in passato dal partito”.

“Sul Brasile incombe una crisi del debito, con il rapporto tra debito e PIL che supera l’80% e, nonostante gli sforzi fatti per un consolidamento della fiscalità, il deficit di bilancio nominale sarà probabilmente superiore al 7% nel 2018 (disavanzo primario del 2,4% del PIL). Questa situazione richiede un’urgente riforma delle pensioni e un impegno per ulteriori controlli sulla spesa per assicurarsi che il rapporto debito/PIL si stabilizzi. Riteniamo che un’eventuale vittoria di Haddad condurrebbe il Paese molto più vicino a una crisi del debito nel 2019-20, vista la mancanza di impegno per l’urgente riforma pensionistica e l’aver fatto marcia indietro su altri aspetti del consolidamento fiscale”, aggiunge l’esperto.

Secondo Pablo Riveroll, head of Latin American equities di Schroders “la questione di cruciale importanza per i mercati finanziari è capire l’impegno e la capacità del prossimo Presidente di implementare le riforme strutturali necessarie, in particolare la riforma delle pensioni, insieme ad un impegno continuo verso una politica economica ortodossa. Sul tema delle pensioni, tutti i principali candidati riconoscono che sia necessaria un’azione, ma il grado e la velocità con cui probabilmente si muoveranno i singoli candidati sarà differente”.

“La riforma delle pensioni e la continuazione della disciplina fiscale sono ritenute di cruciale importanza per la sostenibilità di medio termine. Di conseguenza, la performance degli asset brasiliani probabilmente dipenderà dalla capacità della prossima amministrazione di attuare misure appropriate. Se il Governo dovesse fallire nel far passare un numero sufficiente di politiche economiche convenzionali, è probabile che la reazione dei mercati obbligazionari e delle valute spingerà il Governo a considerare politiche più ortodosse. Siamo quindi convinti che ci si occuperà della sostenibilità fiscale nel medio termine, ma sia il percorso che le tempistiche dipenderanno probabilmente da chi vincerà le elezioni, ed entrambe potrebbero avere implicazioni materiali sulla volatilità dei mercati nel breve termine e sui risultati macroeconomici”, aggiunge Riveroll.

 “Dal punto di vista degli investimenti, abbiamo una visione cautamente positiva sull’azionario brasiliano. Il mercato sta scambiando a valutazioni attraenti, con un rapporto forward prezzo/utili attorno a 10x, che è il più basso rispetto ai mercati emergenti e più in generale a livello storico; con una crescita degli utili sopra la media. Riteniamo che la riforma delle pensioni verrà probabilmente approvata dal nuovo Governo, indipendentemente dal candidato che vincerà le elezioni, anche se forma ed entità potrebbero variare. Il mercato potrebbe essere vulnerabile se il nuovo Governo non si impegnerà a presentare ed approvare la riforma delle pensioni all’inizio dell’amministrazione. Puntiamo a sfruttare la volatilità di mercato per aggiungere posizioni sulle società di alta qualità brasiliane a valutazioni inferiori, nel caso in cui nostro scenario di base dovesse concretizzarsi”, conclude.