Ecco i nuovi indici Low Carbon Risk di Morningstar

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aini, Flickr, creative commons

Morningstar, società leader nella ricerca indipendente sugli strumenti d’investimento, ha annunciato il lancio del Morningstar Low Carbon Risk Index Family, un nuovo gruppo di indici che offre un’esposizione diversificata alle azioni di varie regioni e mette in evidenza le aziende che hanno abbracciato la transizione verso un’economia a bassa emissione di carbonio. Basati sui Sustainalytics’ Carbon Risk Rating, gli indici sono creati grazie a un processo d’ottimizzazione che ha come obiettivo una riduzione del rischio carbonio in portafoglio e dell’esposizione ai combustibili fossili.

“I cambiamenti climatici sono una sfida importante che coinvolge gli investitori. Questa nuova famiglia aiuterà gli investitori a valutare e investire su aziende che stanno evolvendo verso un’economia a bassa emissione e gestiscono il business con una strategia di lungo termine. Indipendentemente dal fatto che alla base del loro uso ci siano preoccupazioni ambientali, obblighi fiduciari verso gli investitori o ricerca di migliori rendimenti, ritengo che i nuovi indici offrano più possibilità di esporsi all’economia low carbon, senza compromettere i risultati”, afferma Sanjay Arya, responsabile per gli indici di Morningstar

Un nuova ricerca Morningstar, dal titolo ‘Preparing for a Low Carbon Economy: Investing in the Era of Climate Change’, spiega in che modo la nuova famiglia di indici affronta le questioni legate ai cambiamenti climatici, facendo emergere le aziende allineate alla transizione verso un’economia a basse emissioni. Non solo gli indici presentano un minore rischio derivante dal cambiamento climatico, ma mostrano anche aspetti interessanti per gli investitori.

“Questi indici vanno oltre l’approccio comune basato sul carbon footprint, che fotografa le emissioni correnti ed è solo un punto di partenza per l’analisi del carbon risk. I nostri nuovi indici Morningstar Low Carbon sono i primi ad utilizzare i Sustainalytics’ Carbon Risk Rating, che valutano non solo l’esposizione al carbonio di un’azienda, ma anche la gestione di tale esposizione, per misurare le potenzialità dell’azienda stessa di sopravvivere e prosperare in un’economia a basse emissioni”, dichiara Dan Lefkovitz, strategist per Morningstar Indexes.

Con la nuova famiglia di indici, Morningstar compie un ulteriore passo nell’aiutare gli investitori ad affrontare il tema del climate change. Nel 2018, la società ha introdotto il Morningstar Low Carbon Designation per i fondi e il Morningstar Portfolio Carbon Risk Score per definire una metodologia con cui gli investitori potessero valutare il rischio carbonio presente nei portafogli. Nel 2016, ha lanciato il Morningstar Sustainability Rating come strumento per aiutare gli investitori al momento di valutare i fondi sulla base di fattori ambientali, sociali e di governance (ESG). Inoltre, Morningstar continua a pubblicare studi e ricerche sugli investimenti sostenibili.

Gli indici Morningstar Low Carbon Risk sono costruiti partendo dai segmenti large e mid cap dei rispettivi benchmark generali di mercato. Per esempio, i costituenti degli indici Morningstar Global Markets Low Carbon Risk derivano dall’indice Morningstar Global Markets Large-Mid Cap, che copre il 90% della capitalizzazione del mercato azionario globale e comprende sia i Paesi emergenti sia quelli sviluppati. Affinché sia considerata idonea, un’azienda deve essere stata sottoposta alla valutazione del carbon risk da parte di Sustainalytics, che fornisce ricerche di questo tipo su oltre 4.000 aziende in 130 settori industriali. Gli indici sono costruiti partendo dalle medie calcolate su 12 mesi del Morningstar Portfolio Carbon Risk Score e del Morningstar Portfolio Fossil Fuel Involvement (quest’ultima è una media ponderata dell’esposizione ai combustibili fossili).

Il numero di azioni in ogni indice varia in base ai requisiti di idoneità dei titoli sottostanti, al risultato del processo d’ottimizzazione e alle considerazioni relative alla ponderazione dei titoli. Gli indici sono ribilanciati trimestralmente per aggiustare i pesi di ciascun titolo (a marzo, giugno, settembre e dicembre) e sono ricostituiti semestralmente in termini di partecipanti al paniere (a giugno e dicembre), il lunedì successivo al terzo venerdì del mese. Il dati del punteggio di Carbon risk utilizzati sono quelli dell’ultimo giorno lavorativo di maggio e novembre.