Duemme SGR punta sull'azionario flessibile

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Funds People

La flessibilità conta anche nei comparti con minor avversione al rischio. Il fondo Duemme Strategic Portfolio, un comparto azionario flessibile specializzato nell'area euro, combina il processo di gestione attiva con un asset allocation strategica in cui l’esposizione azionaria può variare fra il 30% ed il 90%. L’allocazione degli attivi del comparto risponde in maniera flessibile agli andamenti e alle opportunità dei mercati, investendo in azioni ma anche in strumenti del mercato monetario, obbligazioni governative, obbligazioni societarie e convertibili.

Filippo Di Naro, Ceo di Duemme SGR, ci svela alcune particolarità.

Che settore sovraponderate in questo momento per la parte azionaria? Questa è una scelta locale o a livello europeo?

"Attualmente il comparto ha un sovrappeso nel settore dei beni di consumo non ciclici, soprattutto con riferimento a società europee esposte ai mercati emergenti, con business model di elevata qualità e caratterizzati da forte generazione di cassa, esposte in settori con ottime prospettive di crescita e con un posizionamento competitivo eccellente.

Sovraponderiamo settori maggiormente ciclici legati soprattutto alla chimica industriale, ai metalli industriali e alla tecnologia. In particolare, continuiamo a sovrappesare titoli con valutazioni attraenti, con potenzialità di crescita e di ristrutturazione elevate, guidate da un buon management e leader nei mercati di riferimento. In generale, la scelta delle società è fatta a livello europeo, area euro, privilegiando quelle con un’esposizione geograficamente diversificata e orientata a mercati con maggiori prospettive di crescita".

Come view di mercato per il secondo semestre dell'anno, vi aspettate una forte salita delle principali piazze europee?

"In presenza di politiche monetarie espansive in tutti i paesi sviluppati, i mercati sono focalizzati sulla crescita e sulle aspettative di inflazione/tassi di interesse. Le economie mondiali mostrano segnali di miglioramento del ciclo economico; permangono rischi legati all’abbandono della politica monetaria ZIRP (zero-interest-rate-policy), alla ripresa dell’inflazione ben oltre il target del 2% (per cause esogene o endogene) e al conseguente aumento dei tassi di interesse a MLT. Tuttavia i rischi di volatilità sono aumentati anche per via delle tensioni geo-politiche legate agli ultimi accadimenti (Ucraina e questione palestinese).

Di fronte a una politica monetaria fortemente espansiva e in presenza di valutazioni in linea con le medie storiche, rimaniamo della view che per l’anno 2014 i mercati azionari europei possano avere rendimenti in linea con le medie storiche (circa +7% annuo), per cui una seconda metà dell’anno caratterizzata da ritorni positivi sulle principali piazze europee. Non riteniamo ci siano delle grandi possibilità di espansione dei multipli, per cui le perfomance dei mercati saranno principalmente determinate dal tasso di crescita degli utili".