Dicembre: bottom line?

Laura_Tardino
Immagine ceduta

Commento a cura di Laura Tardino, head of Institutional Business Development Italy, Aberdeen

Standard Investments. 

Chi mi conosce sa che mi annoio facilmente e che difronte ad un discorso che duri anche solo pochi minuti senza che si capisca dove voglia andare a parare incalzo il mio interlocutore con la domanda “Bottom line?”. E’ antipatico, è vero, ma amo capire ciò di cui si sta parlando e dare concretezza a ciò che dico, chiedendo quindi spesso a chi mi parla di fare altrettanto. Lo sanno bene i miei bambini e le mie amiche che, le prime volte di fronte alla domanda “Bottom Line?”,  facevano facce strane prendendomi per pazza non capendone il significato perché  molte di loro non hanno mai avuto a che fare con bilanci e conti economici. L’ultima riga è quella che conta per qualunque società, è l’utile, ciò che resta dopo aver pagato tutto e tutti. 

Tutto questo (fin troppo!) per dire che il 2017 è giunto al termine e per me è inevitabile un commento “ad coram populi” sul come sia andata.  Il MSCI World ha chiuso il mese con una performance del +1.01% portandosi a +16.27% YTD sostenuto dagli emergenti che hanno guadagnato il 2.34% nel mese e +27.76% nel corso dell’intero anno.  A dicembre bene anche il Giappone con +1.26%, gli Stati Uniti (+0.95)%  e l’Europa (+0.89%).  È stato in generale l’anno dell’Asia da cui sono arrivate le performance a dir poco stellari di Cina, India, Corea, Filippine e, ad un passo dal Mediterraneo, dalla Turchia. Tra gli emergenti solo Russia, Venezuela e Qatar non hanno brillato. Stati Uniti, Europa e Giappone si sono più che difesi con performance pari a +19.5%, +10% e +17.6% concorrendo ad alimentare il nono anno di rally del mercato azionario.

rendimenti obbligazionari si sono mossi nel mese ignorando in molti casi le poche indicazioni arrivate dai banchieri. Nessun colpo di scena:  tassi in lieve salita negli Stati Uniti con la Fed al terzo rialzo dell’anno (1.5%) ed in Messico (7.25%); in calo in Brasile (7%) ed in Russia (7.75%); stabili nel resto del mondo.  Il T10 ha chiuso il mese sostanzialmente flat a 2.41 mentre il B10 è salito a 0.43 da 0.37. Analogo l’andamento nel corso dell’anno, durante il quale il Treasury è rimasto intorno a 2.4 mentre il Bund è salito dagli iniziali 26 bps. L’euro dollaro ha chiuso il mese a 1.20. Nell’anno il biglietto verde ha perso circa il 15% rispetto all’euro.

Sotto la sintesi più completa di Finviz.com (sito che amo sbirciare per deformazione deontologica).