Di Muro (Finanza & Futuro): “Si avvicina una nuova stagione di crescita per il risparmio gestito”

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Il mercato sta vivendo ormai da alcuni anni una fase di grande sviluppo che a detta di molti esperti durerà ancora a lungo. A dirsene convinto è anche Dario Di Muro, dallo scorso marzo nuovo amministratore delegato di Finanza & Futuro, società del gruppo Deutsche Bank. Questa tendenza, secondo l’esperto, sarà rafforzata da due fattori: da un lato la necessità di disintermediare i titoli di Stato in virtù dei bassi tassi di rendimento e dall’altro lo sviluppo dell’attività di consulenza offerta da banche e reti che con MiFID II dovrebbe registrare un impulso notevole. “Quest’ultimo fattore, in particolare, porterà necessariamente con sé una nuova stagione di crescita per il risparmio gestito che vede proprio nella diversificazione e nella gestione professionale i due pilastri fondamentali”, commenta Di Muro.

Proprio a proposito della Direttiva e su come questa condizionerà il modello di business di Finanza & Futuro, l’amministratore delegato chiarisce: “Punteremo sull’offerta della consulenza avanzata, come stiamo già facendo da un paio di anni, investendo sulla formazione dei nostri consulenti e sulla qualità del servizio, per rafforzare ulteriormente la relazione con i nostri clienti”. La società, ricorda Di Muro, ha scelto di puntare sull’architettura aperta proprio per superare quel conflitto di interessi che è il principale obiettivo di MiFID II.

SRI e PIR

L’offerta di Deutsche Bank sul mercato italiana si è arricchita nel tempo di prodotti sostenibili che hanno attirato l’interesse e l’entusiasmo dei clienti del Gruppo a dimostrazione di come la sostenibilità sia un driver sempre più importante di scelta per il consumatore. “La diversificazione del portafoglio con questo tipo di prodotti”, spiega Di Muro, “denota un approccio responsabile non solo nei confronti dell’ambiente ma anche in termini di corretta gestione economica del portafoglio”.

Lo scorso settembre, inoltre, Deutsche AM ha lanciato il Multi Asset Pir Fund, il suo primo fondo PIR progettato ad hoc per il mercato italiano. Il prodotto investe sia in azioni che in obbligazioni, con un profilo di rischio assimilabile a quello di un portafoglio bilanciato con un peso sul mercato azionario italiano pari al 30% e una componente di obbligazioni societarie italiane intorno al 40%. Il restante 30%, invece, viene investito a livello globale, per realizzare la massima diversificazione possibile e ridurre i rischi di eccessiva concentrazione.