Di Benedetto (Amissima Vita): “La nostra sfida? Investire nell’automazione e nell’innovazione dei processi secondo logiche 4.0”

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È indubbio come le direttive Solvency II e MiFID II, unitamente all’insurtech, abbiano portato all’evoluzione del settore assicurativo vita già dall’offerta di prodotto, trasformando quindi il segmento su tutti i fronti. A spiegarlo a Funds People è Mery Di Benedetto, direttore tecnico di Amissima Vita: “Solvency II sta cambiando il tipo di offerta: le compagnie, infatti, saranno incentivate a proporre soluzioni che tengano conto del costo delle tipologie di prodotto, di una garanzia, di un’opzione in termini di rischio e quindi del capitale da allocare. La nuova regolamentazione MiFID II apporterà mutamenti nel modo di costruire, proporre e distribuire i prodotti. La tecnologia, d’altro canto, ci aiuterà ad essere più vicini ai clienti e a semplificare la proposta di prodotti e servizi”, spiega la manager.

Ma come si evolvono prodotti e servizi? Secondo il direttore tecnico, la nuova offerta di prodotto è dovuta principalmente alla riduzione dei tassi dei titoli governativi che, da tempo, non permettono il mantenimento di garanzie di tasso - storicamente offerte dalle compagnie vita - e scoprono i costi, evidenziandoli rispetto ai rendimenti. “Alcune soluzioni per continuare a proporre prodotti collegati alle gestioni separate sono al vaglio delle compagnie e consistono essenzialmente nel cercare soluzioni di asset allocation differenti rispetto al passato, soprattutto categorie di asset maggiormente remunerative rispetto ai titoli di Stato. Non è, tuttavia, un’equazione semplice in ottica di mantenimento dei costi del capitale sugli stessi livelli”, aggiunge Di Benedetto.

Secondo l’esperta, infatti, l’offerta ‘vita’ propone soluzioni differenti dalla gestione separata, focalizzata invece al 100% sull’ottica di rinunciare alle garanzie in favore di più interessanti prospettive di rendimento. “Anche Solvency II, attribuendo un costo ai rischi e alle garanzie, favorisce l’offerta di prodotti multiramo e unit linked: i primi risultati della raccolta vita 2017 lo evidenziano. Amissima sta lavorando con le strutture dell’azionista Apollo sia per trovare le migliori soluzioni d’investimento che garantiscano sicurezza e rendimento nell’offerta del prodotto di ramo I, sia per rendere sempre più interessante l’offerta multiramo e unit linked”, afferma.

Diventa sempre più fondamentale rapportarsi con i clienti in maniera più diretta e trasparente, così da fornire servizi in grado di informarli dei propri investimenti, performance e opportunità. Il primo strumento di avvicinamento e comunicazione è sicuramente il sito internet, in particolare l’area personale. Infatti, è interesse di tutte le compagnie sponsorizzare le adesioni all’area riservata non solo per avere informazioni, ma anche per comunicare con il cliente sia istituzionalmente sia commercialmente e per fornirgli servizi immediati. Quest’ultimo è uno degli obiettivi di Amissima per il 2018, che garantisce la possibilità di offrire al cliente stesso più servizi e una comunicazione più puntuale ed efficace”, spiega Di Benedetto.

I risultati Solvency II, Modello 3.0 e il boom del peer to peer

A un anno dal ‘day one’, Solvency II ha di fatto cambiato la consapevolezza a proposito del costo dei rischi e delle garanzie che le compagnie assumono: “le politiche sui prodotti e commerciali devono quindi essere Solvency oriented”. Si è così riaperto il dibattito a proposito della convenienza, o meno, della vendita del ramo I. Parallelamente, le compagnie hanno iniziato a valutare una strategia di cambiamento nella comunicazione con i clienti con l’obiettivo di aiutarli a comprendere che, rinunciare ad alcune garanzie, permette di ottenere maggiori opportunità di crescita e - quindi più prospettive di rendimento - seppur a fronte di un rischio leggermente più elevato. “Il cambiamento è stato immediato e visibile nell’offerta di prodotto e nei budget definiti per i prodotti con garanzie in capo alle compagnie”, sostiene il direttore tecnico.

Le compagnie hanno iniziato a sperimentare l’utilizzo dei big data per comprendere quali siano i reali bisogni dei clienti, trovare le offerte più adeguate e interpretare l’evoluzione del rischio. Questo modello 3.0 ridisegna la catena del valore assicurativo al fine di mantenere la competitività. In quest’ottica diventa imprescindibile lo sviluppo dell’insurtech nonché l’ingresso di player di nuova generazione. La sfida delle assicurazioni, e quindi di Amissima, diventa la capacità di proporre alla clientela servizi ad alto valore aggiunto, resi possibili dall’evoluzione e innovazione tecnologica”, spiega la manager.

Secondo Di Benedetto, la necessità imprescindibile per le piattaforme tecnologiche delle compagnie odierne è quella di offrire la possibilità di creare network, fare transazioni finanziarie, semplificare e rendere più trasparenti i processi, con evidenti vantaggi nella riduzione dei costi. “L'assicurazione peer-to-peer, grazie alla tecnologia digitale, rende possibile un ritorno alle origini, in alcuni casi sostituendosi alle compagnie tradizionali, in altri, collaborando con esse, divenendo una sorta di intermediario. Sebbene prossima a quella mutualità per la quale tutte le assicurazioni sono nate, questo tipo di assicurazione può proporre coperture contro i rischi eliminando, in teoria, quello che a volte viene percepito come conflitto d’interesse dell’intermediario comune. Nonostante questo non credo però che possa sostituire i servizi e la consulenza tradizionali, soprattutto per alcune linee di business”, afferma.

I principali challenge nel medio-lungo termine (modello 4.0)

Infine, l’esperta si focalizza sulla sfida del futuro prossimo, ovvero quella di investire nell’automazione e nell’innovazione dei processi secondo logiche 4.0. Secondo Di Benedetto, la trasformazione digitale per lo sviluppo delle compagnie, sia nell’ottica di massimizzazione dell’efficienza dei processi sia di riduzione dei costi, risulta di un’importanza strategica. “Questo permetterà di porre il cliente al centro e di comunicare con lui attraverso gli strumenti e i dispositivi più utilizzati, come ad esempio smartphone o social network. Le aree in cui il cambiamento avrà maggiori effetti saranno marketing, post vendita, logistica, produzione e amministrazione. Questo cambiamento creerà grandi opportunità: andranno prese decisioni in tempo reale, la sfida è culturale e il lavoro si trasformerà da mansioni ripetitive a quelle di maggior valore aggiunto per cui il valore umano è indispensabile. Amissima sta raccogliendo questa sfida: la nostra compagnia è attualmente impegnata nel rinnovamento della piattaforma tecnologica di acquisizione e gestione dei contratti per modernizzare i processi e i servizi e incrementare l'efficienza. Non da ultimo, è in corso il restyling del sito web e un radicale ripensamento dei servizi per i propri clienti”, conclude la manager.