Degroof Petercam scommette sulle obbligazioni convertibili

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Degroof Petercam Asset Management (DPAM) amplia le proprie competenze di gestione attiva nel segmento delle obbligazioni convertibili attraverso il centro di eccellenza parigino Degroof Petercam Gestion (DPG). I due gestori che compongono il nuovo team sono entrati a far parte di DPG per occuparsi della gestione e dello sviluppo di strategie obbligazionarie convertibili, anche al di fuori del mercato francese.

Laurent Le Grin, CFA, è il nuovo head of convertible bonds di Degroof Petercam Asset Management. Le Grin vanta un’esperienza pluridecennale come gestore di obbligazioni convertibili maturata prima in Fortis e, successivamente, in Edmond de Rothschild Asset Management. Boris Rochereuil, CFA, entra in Degroof Petercam in qualità di convertible bonds portfolio manager. Dopo un master in gestione attiva alla Paris Dauphine, Rochereuil ha ricoperto la carica di analista e gestore di strategie obbligazionarie convertibili in Mirabaud AM.

La filosofia d'investimento delle strategie obbligazionarie convertibili di Degroof Petercam AM (DPAM) si basa su tre pilastri: selezione delle obbligazioni e costruzione del portafoglio guidate da convinzione e approccio tattico; gestione attiva della sensitività azionaria in base ad un'analisi macroeconomica combinata con un approccio fondamentale di selezione degli emittenti; analisi del rischio di credito e la convessità sono i principali pilastri del processo di selezione delle obbligazioni.

Laurent Le Grin, responsabile del Team dedicato alle obbligazioni convertibili, è fortemente convinto dei vantaggi di questa classe di attivi e guarda con fiducia a un suo sviluppo ulteriore: "Credo che ci siano cinque buone ragioni per prendere in considerazione le obbligazioni convertibili. La prima è la convessità: le obbligazioni convertibili generano rendimenti simili alle azioni ma con una minore volatilità. In secondo luogo, i detentori di titoli di questo tipo possono ottenere rendimenti più elevati rispetto a quelli generati da altri strumenti a reddito fisso in un contesto di fusioni e acquisizioni. In terzo luogo, dal punto di vista dell'asset allocation, essi migliorano il rendimento del rischio di un portafoglio diversificato (investendo una quota tra il 5% e il 15%). Quarto, sono meno sensibili agli aumenti dei tassi di interesse, rappresentando un cuscinetto per gli investitori. Hanno una correlazione negativa con i titoli di Stato, ma una correlazione positiva con le azioni e le obbligazioni societarie. Infine, le obbligazioni convertibili beneficiano di un regime favorevole nel quadro di Solvency II".