Corro ergo sum

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Quando si parla di obiettivi spesso c’è la propensione a puntare troppo in alto. In molti iniziano un’attività sportiva ponendosi traguardi da campioni, nella convinzione che correggere al ribasso sia sempre possibile in caso di fallimento. Non sono mai stato convinto che questa potesse essere la strada giusta, né per l’attività sportiva né per la vita professionale. Per me è importante stabilire obiettivi ambiziosi, altamente sfidanti, ma pur sempre realistici. 

La mia passione per la corsa è iniziata circa sette anni fa e adesso ho all’attivo 46 maratone, alcune delle quali a scopo benefico. Tra queste vi sono le cosiddette Majors - Boston, New York, Chicago, Londra, Tokyo e Londra - e cinque ultra maratone: Strasimeno, Abetone, 50km di Romagna, Longford Ultra Marathon e Passadore. 

Nuovi traguardi

Sono classe '60 e correre una maratona entro le quattro ore mi tiene piuttosto impegnato in termini di sfida con me stesso (a Stoccolma ho segnato il mio tempo migliore, 3:57:23). Nel frattempo, è nata anche la passione per la bici da corsa. L’anno scorso con alcuni colleghi ci siamo cimentati nella Londra-Parigi e l’esperienza è stata così entusiasmante che a giugno ripeteremo, percorrendo la tratta Ginevra-Milano. Negli ultimi tempi, poi, sto accarezzando l’idea di cimentarmi in un ironman ma per quello dovrò darci dentro con il nuoto. 

I miei allenamenti attuali prevedono tre uscite settimanali di running: due infrasettimanali, dove faccio lavori corti in progressione e del fartlek, e uno lungo la domenica che può durare fino a tre ore. In genere, cerco di far coincidere quelle più lunghe con delle mezze maratone, dove parto prima aggiungendo 9/10km. A queste si sommano tre sedute di bici, due infrasettimanali sui rulli con la bici da crono della durata di 30/45 minuti e una il sabato con bici da corsa per 50/70km, e una settimanale di nuoto con un istruttore, nella speranza di apprendere la tecnica. 

Oltre al tempo, che spesso manca, per allenarsi sono necessari anche spazi adeguati. Porto sempre con me il necessario per correre tutte le volte che sono in trasferta. A Milano, di solito, scelgo zona Ravizza e dintorni per le uscite infrasettimanali e i Navigli nei weekend. Con la bici, invece, mi sposto anche fuori porta per trovare un po' di salite.