Continuano i “pranzi sospesi” promossi da Liontrust

Antonio Forte, International Sales Manager, Liontrust
Antonio Forte, International Sales Manager, Liontrust

Molto ci si è interrogati in questi mesi su quali siano stati i cambiamenti portati dalla pandemia da Covid-19 che avrebbero resistito anche dopo la fine della fase con misure di contenimento più stringenti. Molte anche le occasioni di riflessione offerte dal periodo in cui ci siamo trovati ad affrontare drastici cambiamenti nel modo di lavorare e vivere la nostra quotidianità.

Uno degli elementi sicuramente più positivi in una situazione complessivamente di grande difficoltà è stato la volontà di rivolgere lo sguardo agli altri, anche oltre il nostro orizzonte abituale, con una particolare attenzione a chi si è trovato e si trova in una situazione di particolare bisogno.

È da queste premesse che nasce, e prosegue anche con il riprendere delle attività di marketing e comunicazione dopo i mesi estivi, l’iniziativa “pranzi sospesi” di Liontrust nata con l’intento di devolvere parte del budget per eventi non utilizzato per l’impossibilità di incontri in presenza a coloro che vivono una situazione di difficoltà economica aggravata dagli effetti della pandemia.

“L’idea è nata in un pomeriggio di aprile in pieno lockdown. Volevamo trovare un modo per fare qualcosa in più per supportare coloro che hanno sofferto maggiormente a causa del confinamento e abbiamo pensato di rivolgerci a SERMIG, un’associazione fondata da Ernesto Olivero e basata a Torino che tra le molte attività benefiche in cui è impegnata ha anche un catering solidale che in situazioni normali organizza eventi per società e privati. Abbiamo quindi deciso di devolvere l’equivalente di un pranzo/presentazione con clienti a questo catering in concomitanza con incontri online mettendo a conoscenza le nostre controparti di questa iniziativa”, ha spiegato Antonio Forte, internatinal sales manager della casa di gestione. “Cosi facendo abbiamo raggiunto 3 obiettivi: il catering fermo ha ripreso a lavorare, i pasti sono stati devoluti a persone vulnerabili e abbiamo continuato a comunicare con i nostri clienti attraverso una serie di webinar collegati all’iniziativa”, ha aggiunto.

Il nome dell'iniziativa deriva dalla tradizione napoletana del “caffè sospeso”, rivisitato da Liontrust e SERMIG in chiave più estesa.

“Siamo stati contenti di poter collaborare con l'iniziativa di Liontrust”, ha commentato Daniele Ballarin, membro dell’associazione. “Mentre venivano svolte riunioni sul web, noi abbiamo potuto offrire un pasto completo alle persone in estrema difficoltà che ospitiamo, in particolare donne sole e mamme con bambini, ospiti presso l'Arsenale della Pace. Crediamo che la vera chiave per un futuro migliore per tutti sia la condivisione delle risorse con chi è più fragile, per restituire a tutti la possibilità di una nuova vita. Grazie a tanti gesti semplici come quello di Liontrust molte persone trovano qui questa possibilità. E' un po' come se foste stati degli azionisti della solidarietà: un investimento per una società che non dimentica nessuno”, ha concluso.