Con la fusione, Henderson eredita Bill Gross da Janus

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Due società che si fondono? Un copione già visto. Negli ultimi anni diverse case di gestione hanno deciso di ingrandire la loro compagine societaria per far fronte alle nuove sfide dell’industria del risparmio gestito, ma quali sono le ragioni per cui Janus e Henderson si sono fuse? A spiegarcelo è Federico Pons, country head Italia di Janus Henderson Investors.

Il 3 ottobre 2016 era stata annunciata la fusione tra le due entità che si è conclusa nel maggio 2017. La nuova realtà ha mantenuto le due sedi gestionali storiche a Londra e a Denver ed è diventata uno dei più grandi player globali con 370 miliardi di dollari in gestione. Tra le due società c’è molta complementarità, Henderson cercava da anni un partner americano per sviluppare il business anche negli Stati Uniti. “Le nostre maggiori expertise sono sempre state l’azionario europeo, i fondi direzionali e le strategie long/short, ma ci mancava l’obbligazionario e l’azionario americano core e la componente dei fondi tematici”, commenta Pons.

Al momento, la casa di gestione commercializza tre sicav: Janus Henderson Horizon, Janus Henderson Funds (ex Gartmore), Janus Henderson Capital. “Le prime investono soprattutto sul mercato paneuropeo ed EM, mentre l’ultima sul mercato americano”, spiega il country head. Con la fusione, Henderson ha ereditato da Janus due gestori di rilievo: Bill Gross, che gestisce il Janus Henderson Global Uncostrained e Myron Scholes, premio Nobel per l’economia del 1997 che fa parte del team di gestione del Janus Henderson Adaptive Multi-Asset.

Janus Henderson Investors Italia
Le masse in gestione della società in Italia si focalizzano per il 75% sulla parte wholesale e per il 25% su quella retail. “Henderson è stata sempre più focalizzata sul canale wholesale, mentre Janus sul mercato retail”. I sales dedicati a quest’ultimo canale sono tre, con il supporto di tre client service (due a Milano e uno a Londra) e un marketing manager (a Londra) dedicati al mercato italiano. “Il primo anno sarà dedicato ad allineare i distribution agreement, in modo da poter offrire a tutte le reti qualsiasi soluzione d’investimento”, spiega Pons. “Una grossa percentuale del nostro tempo è stata dedicata alla costruzione del team e a conoscere le diverse realtà e i nuovi colleghi”.

Janus Henderson Balanced Fund
Uno degli obiettivi di Janus Henderson è di concentrare l’offerta di soluzioni dedicate al mercato italiano. Cercare di capire cosa vuole la clientela e focalizzarsi su pochi prodotti di eccellenza come, ad esempio, il Janus Henderson Balanced Fund, che vanta del marchio Funds People con rating Consistente. È un fondo bilanciato moderato che investe in US tra il 40% e il 60% del patrimonio in titoli azionari con alto potenziale di crescita, e la restante parte del portafoglio con alto potenziale di reddito. Il comparto, gestito da E. Marc Pinto, ha un track record di 15 anni e investe la totalità del portafoglio in titoli americani. Il comparto investe in tutti i settori e al momento predilige le large cap del settore tecnologico (20,96%), finanziario (17,37%) e industriale (14,87%).