Ci prendono per fessi, l'economia della manipolazione e dell'inganno

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David Santaolalla, Flickr; Creative Commons

Anche quest'estate tornano i consigli di lettura da parte dei manager italiani del mondo della gestione. Ad inaugurare la rubrica è Carlo Benetti, head of Market Research and Business Innovation di GAM (Italia) SGR che suggerisce di leggere “Ci prendono per fessi, l’economia della manipolazione e dell’inganno”, George A. Akerlof e Robert J. Shiller (Mondadori, 2016) anche se confessa che la traduzione dall’inglese non restituisca in italiano il gioco di parole del titolo originale 'Phishing for Phools'. "È un bel libro di due premi Nobel dell’Economia, George Akerlof e Robert Shiller, in cui il lettore anche non specialista viene accompagnato a riconoscere le insidie dell’economia di mercato. E’ anche un libro divertente, buon candidato a fare compagnia nel tempo rilassato e pigro delle letture estive", spiega Benetti.

"Il neologismo 'phishing' indica le tecniche sempre più sofisticate che le aziende impiegano per sfruttare le debolezze psicologiche e informative dei potenziali clienti. Il libero mercato è uno strumento potente, scrivono i due autori, forse il più potente tra quelli che regolano le moderne strutture sociali ed economiche, ma come altri potenti strumenti, ad esempio 'le centrali nucleari o le motoseghe, anche il libero mercato presenta dei rischi'. Dove c’è occasione per fare profitti esistono tecniche per sfruttare le debolezze psicologiche dei consumatori. Il mercato è un meccanismo positivo ma insidioso, scrivono, vi si nascondono trucchi e raggiri per pescare, “phishing”, possibili prede, “phools” appunto.

Attenzione però a non lasciare per strada il “ph”!

Si rischierebbe di confondere il 'phool' con il 'fool', lo sciocco. Invece tutti possiamo essere, più o meno consapevolmente, 'phool', agganciati all’amo di una proposta commerciale dall’apparente convenienza. Un esempio è l’abbonamento a palestre o wellness club: spesso il desolato bilancio di fine anno è riconoscerne il sottoutilizzo. Una decisione 'razionale', il costo annuale è più vantaggioso rispetto ad altre formule, si rivela alla fine una scelta sbagliata perché dopo poche settimane di costanza, la frequentazione della palestra o del club diventa via via sempre meno frequente (magari non per tutti ma certamente per me!).

Benetti continua la sua recenzione affermando che "per i due economisti l’espressione 'Phishing for Phools' fornisce anche una sorta di haiku della Grande Recessione, evento centrale della storia di questo nostro tempo” e trattato nel libro dal punto di vista della manipolazione e della debolezza normativa. Per Shiller e Akerlof non c’è spazio per equivoci, anche il mercato finanziario deve essere regolato, proprio come nel 1906 venne regolata la vendita di farmaci per impedire la messa in commercio di rimedi miracolosi spacciati per elisir contro tutti i malanni. Tutti i potenziali 'phool' devono essere tutelati, per quanto possibile, dai rischi di phishing".

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