Christopher Gannatti (WisdomTree Europe): una breve view su Europa e Stati Uniti

Christopher_Gannatti_
immagine ceduta

Quella che stiamo vivendo si può definire una fase di transizione da una politica monetaria di quantitative easing ad una normalizzazione, caratterizza da tapering e aumento dei tassi di interesse. In questo contesto, occorre capire le reazioni dei mercati e quali sono i rischi che li minacciano maggiormente. Christopher Gannatti, responsabile della ricerca di WisdomTree Europe, ha esposto a Funds People i principali elementi da tenere sotto controllo in USA e in Europa.

Stati Uniti

“Negli Stati Uniti il miglioramento delle condizioni economiche e il restringimento della politica monetaria pongono le basi per un’eventuale correzione sul mercato azionario. Sicuramente ciò non accadrà nell’immediato, ma presto potrà verificarsi un’inversione del trend sullo S&P500”, commenta Gannatti. Ma il quesito più grande sulle prospettive del mercato statunitense riguarda i probabili effetti di una guerra commerciale con la Cina. “Ad oggi ancora non è possibile dare una risposta”, spiega l’analista, “sicuramente gli Stati Uniti dovranno riassettare le loro relazioni con le principali economie mondiali, ed una di queste è proprio la Cina”.  

Ciò che sorprende maggiormente, è la decisione degli USA di monitorare l’espansione economica cinese. “Trump è stato il primo presidente statunitense a sollevare la questione, dando un segnale di un forte cambiamento all’interno degli equilibri globali”, dichiara Gannatti. “Il mercato cinese si è sviluppato molto negli ultimi anni, migliorando soprattutto le condizioni di trasparenza e la sua apertura verso gli investitori stranieri. È interessante, quindi, vedere come gli Stati Uniti mirino a limitare il più possibile l’influenza cinese a livello globale. Ancora non si è assistito ad una vera e propria reazione da parte del mercato, che non ha dato particolare peso alla faccenda, considerandola semplice tattica elettorale”. Però, a detta del capo della ricerca, l’azione di Trump non è trascurabile, e sarà ancora più importante conoscere la soluzione che verrà attuata.

Alla luce dello scenario attuale, caratterizzato dalla trade war con la Cina, dall’apprezzamento del dollaro e da un ulteriore aumento dei tassi di interesse da parte della Fed, Gannatti suggerisce che “le migliori opportunità di investimento sono da individuarsi all’interno delle small cap statunitensi, perché tipicamente non esportano e quindi sono meno impattate da questi fattori”.

Europa

Per analizzare la situazione europea occorre fare una breve comparazione con il 2017. L’anno scorso la percezione dell’economia europea era estremamente positiva, confermata da tutti i dati economici che, nella maggior parte dei casi, avevano sorpreso i mercati, guidando un apprezzamento considerevole dell’euro. Nel 2018 non abbiamo assistito ad un’accelerazione dell’economia così come ci si aspettava, a ciò si aggiunge inoltre una situazione politica incerta e un populismo incalzante.

Christopher Gannatti sostiene in generale che “le condizioni economiche dell’Europa rimangono buone, anche se nel complesso l’equity return si è ridotto, in particolar modo i titoli finanziari hanno subito il maggior impatto negativo, come accaduto a maggio per l’Italia, ad esempio. Il settore finanziario in Europa ha un peso notevole all’interno del mercato azionario e al momento è particolamente sottovalutato, pertanto rappresenta un’opportunità interessante su cui scommettere se si vuole beneficiare di un miglioramento del sentiment. D’altro canto, il settore tecnologico, che quest’anno ha registrato un rally significativo, rappresenta in Europa solo l’8% circa, pertanto diviene difficile attuare una strategia momentum a riguardo”, conclude l’analista.