Chi ha incastrato Mickey Mouse?

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Alex Tedder, Head and CIO of Global and US Equities di Schroders

Contributo a cura di Alex Tedder, head and CIO of Global and US Equities di Schroders. Contenuto Sponsorizzato.

Uno dei mercati in cui è possibile osservare dinamiche disruptive è certamente il settore dei media con casi di successo come Netflix e Amazon Prime Video. Non solo. L’avanzare dei servizi di streaming online ha spinto i gruppi storici del settore a rispondere alla minaccia incombente. Walt Disney è una di queste società: dopo il lancio della piattaforma sportiva ESPN+, è riuscita a finalizzare l’acquisizione di 21st Century Fox e, con essa, la partecipazione in Hulu, servizio di film on-demand. Tra appassionati di sport e film, il numero complessivo di utenti a pagamento ha raggiunto i 30 milioni. Più recentemente, la società ha deciso di lanciare la nuova piattaforma Disney+ che, rivolgendosi maggiormente alle famiglie, completa l’offerta digitale. Le stime di crescita per il nuovo servizio sono ambiziose: entro il 2024, il management si attende tra i 60 e i 90 milioni di utenti registrati in tutto il mondo. Un’iniziativa simile pone la società in diretta competizione con Netflix: rispetto a quest’ultima, però, Disney riesce a generare più elevati flussi di cassa, non solo grazie ai parchi divertimento ma anche ai numerosi film campioni di incassi. Al contrario Netflix spende più di 10 miliardi ogni anno per acquistare i contenuti da trasmettere.

Adattarsi alla disruption

Valore di mercato in miliardi di USD

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Fonte: Thomson Datastream, al 10 luglio 2019. 

Iniziative streaming Walt Disney

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La risposta di Disney è un chiaro esempio di come possa essere fuorviante ricondurre la disruption solo al primo innovatore: anche quelle società che rischiano, in una prima fase, di essere sopraffatte possono adeguare i propri modelli di business e beneficiare dei nuovi trend di innovazione. È infatti probabile che all’inizio il management di Disney non avesse compreso la reale minaccia dell’ascesa di Netflix. Ciò che conta, però, è che non ha scelto l’immobilismo: al contrario, ha deciso di cogliere la sfida ed agire di conseguenza. Disney è pertanto un esempio di “adattatore”, cioè di un soggetto che ha risposto positivamente e proattivamente ad un cambiamento inizialmente guidato da altri.  Dal punto di vista degli investitori, l’entrata di Disney nel mercato dei servizi di streaming evidenzia, ancora una volta, la complessità nel distinguere vincitori e vinti nel costante processo di disruption: le aziende che si propongono come “game-changer”, rappresentano infatti opportunità di investimento di lungo termine molto interessanti.