Che settimana ci aspetta sui mercati (09-12-19)

Rawpixel, Unsplash
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I sette giorni che ci attendono saranno centrali per tracciare il cammino fino al termine del 2019. I mercati dovranno tenere conto del rilascio di importanti dati macroeconomici così come delle riunioni delle banche centrali negli Stati Uniti e nell’Eurozona. Si vota, infine, nel Regno Unito in cui si deciderà chi dovrà farsi carico dei successivi passi nel processo di uscita dall’Unione Europea.

Si parte lunedì con i dati sul Prodotto interno lordo giapponese e con il saldo della bilancia commerciale cinese. In giornata si conoscerà inoltre l’andamento degli scambi con l’estero della Germania e la fiducia degli investitori nell’area euro grazie all’indice Sentix. Nella notte che porterà a martedì saranno rese note le previsioni economiche e fiscali semestrali relative all’Australia e l’indice dei prezzi al consumo cinesi. Sempre martedì un quadro dell’economia inglese con i dati su Prodotto interno lordo, produzione manifatturiera, oltre al rapporto della Bank of England sulla stabilità finanziaria. Sempre nel secondo giorno della settimana produzione industriale italiana e indice ZEW su condizioni economiche e sentiment relativi alla Germania daranno maggiori dettagli sullo stato dell’Eurozona. Mercoledì occhi puntati sulla Federal Reserve con le decisioni economiche del FOMC. Pubblicato inoltre il rapporto mensile dei Peasi produttori di petrolio.

Giovedì giornata dedicata principalmente alla Banca centrale europea che renderà note le eventuali variazioni di tasso sui depositi e tassi di interesse. Conferenza stampa di approfondimento con Christine Lagarde per fare il punto sulla politica monetaria dell’Unione. Da segnalare, inoltre, per il quarto giorno della settimana le elezioni politiche nel Regno Unito, appuntamento centrale in chiave Brexit. Nella notte tra giovedì e venerdì rilasciati i dati sulla produzione industriale giapponese oltre all’indice Tankan sul CAPEX delle grandi imprese del Paese. Dalla Cina le metriche sugli investimenti diretti esteri, mentre in Italia saranno resi noti gli andamenti degli ordinativi industriali.