Che settimana ci aspetta sui mercati (10-06-19)

Rawpixel, Unsplash
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Sette giorni come sempre densi di dati sull’economia mondiale con in più aste di titoli di stato che interesseranno in particolare l’Europa, Italia compresa. Nella notte tra domenica e lunedì rilasciate le metriche relative al Prodotto Interno Lordo trimestrale del Giappone e il saldo della bilancia commerciale cinese. Il primo giorno della settimana prosegue con focus sulla Gran Bretagna. Si conosceranno infatti le variazioni relative a produzione industriale e manifatturiera, saldo della bilancia commerciale e PIL. Dagli USA verrà inoltre reso noto l’andamento dell’indice JOLTS che fornisce un'indicazione sui volumi delle offerte di lavoro, sulle assunzioni e sul turnover, misurando l’eccesso di offerta di lavoro. Dati occupazionali, questa volta relativi alla Gran Bretagna, in evidenza anche nella giornata di martedì a cui si aggiungerà l’indice dei prezzi alla produzione degli Stati Uniti. Mercoledì si apre con gli indici dei prezzi al consumo e alla produzione cinese. L’attenzione si sposta poi in Europa dove parlerà il governatore della Banca Centrale Europea Draghi. A seguire due aste relative ai Bund tedeschi a 10 anni e ai BOT italiani a 12 mesi. Chiudono la giornata l’indice dei prezzi al consumo e le scorte di greggio statunitensi.

Giovedì sarà il giorno più intensa. Nella notte verranno resi noti i dati sul mercato del lavoro australiano ed in particolare quelli relativi al livello di occupazione. Si prosegue con l’indice dei prezzi al consumo tedesco per passare poi alla riunione della Banca Centrale Svizzera che si pronuncerà su tassi di interesse e politica monetaria. Produzione industriale dell’Eurozona e aste BTP a 3, 7 e 30 anni concludono la giornata. Ultimo giorno della settimana lavorativa concentrato sull’Asia. Venerdì saranno infatti rilasciati i dati sulla produzione industriale relativa a Giappone e Cina, con Pechino che renderà noto inoltre l’andamento del mercato del lavoro e in particolare del tasso di disoccupazione. Da segnalare, infine, il vertice dei ministri delle finanze europei per il Consiglio Economia e finanza dell’Unione.