Cawker (BNY Mellon): "Il rischio più significativo è uno shock da inflazione"

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Per affrontare il nuovo scenario di aumento della volatilità sui mercati finanziari, le incertezze politiche, i rialzi dei tassi d’interesse e le minacce inflattive, gli investitori devono andare a caccia di rendimenti decorrelati. 

I mercati hanno attraversato una fase di transizione: “Siamo passati da un mondo dominato dal quantitative easing, in cui gli investitori potevano contare sulla certezza di una bassa inflazione e di tassi di interesse prossimi allo zero, a un nuovo scenario di dubbi sulla crescita, sui livelli dei prezzi e dei salari e sulle politiche monetarie”, spiega Andy Cawker, gestore del fondo BNY Mellon Absolute Return Equity Fund (rating Blockbuster Funds People). “Senza contare il rischio politico, che in questi mesi è legato in particolare alle trattative degli Stati Uniti sui commerci internazionali e ai possibili sviluppi fiscali in Italia”. 

La volatilità e la dispersione dei rendimenti azionari sono aumentati rispetto ai livelli straordinariamente bassi registrati negli ultimi anni. “Tutto ciò determina uno scenario di mercato sempre più favorevole per il nostro approccio di pair trading basato sulla selezione attiva dei titoli”, spiega il gestore. Gli investitori stanno cercando fonti di rendimento meno correlate ai mercati principali e che offrano potenziale per generare alfa. “In questo contesto, crediamo che il BNY Mellon Absolute Return Equity Fund sia particolarmente attraente per gli investitori”, sostiene Cawker. “Utilizziamo un approccio di pair trading per isolare i fattori specifici che generano rendimenti, minimizzando i rischi indesiderati legati all’andamento dei mercati o ai fattori macroeconomici”.

Ogni posizione nel fondo consiste di due unità: un’idea d’investimento principale, che guida la performance, e un’idea secondaria, che funge invece da copertura. “Associando le due posizioni (long e short) e scegliendone le dimensioni all’interno di ciascuna coppia, miriamo a selezionare alcuni fattori specifici di rendimento, minimizzando i rischi indesiderati: come ad esempio l’esposizione all’andamento degli indici azionari e dei singoli settori, la sensibilità ai cambiamenti della curva dei rendimenti, ai prezzi delle materie prime o ai movimenti dei cambi valutari".

 “Continuiamo a favorire le società con dinamiche interne che guidano la crescita del business, come ad esempio il potenziale per una disruption tecnologica o normativa”. Queste includono opportunità come ASML, che ha beneficiato dalle reazioni positive alla sua nuova tecnologia sulle litografie a ultravioletti estremi, e Johnson Matthey, che ha sviluppato una tecnologia promettente sui sistemi di batterie per i veicoli elettrici. “Vediamo anche diverse opportunità nelle banche in Europa, seppure con differenze regionali e di bilancio. In generale, al maturare dei cicli economici e di mercato, e all’aumentare di tassi d’interesse e dei rendimenti obbligazionari, miriamo a generare ritorni positivi e decorrelati sia attraverso posizioni long, sia da coperture short”.

Inoltre, il fondo fa uso di coperture rigide su tutte le posizioni, per minimizzare l’impatto dei movimenti di mercato più ampi determinati dai flussi di notizie politiche e dalle rilevazioni di dati macro. “Il rischio più significativo per gli investitori, al momento, è quello di uno shock da inflazione”, spiega il manager. Qualsiasi indice che segnali un aumento del livello dei prezzi, o una pressione al rialzo sui rendimenti obbligazionari, ha un impatto evidente sui mercati. “Per il nostro fondo, questi fattori possono influenzare la nostra attività di selezione dei titoli da includere in portafoglio e la scelta delle relative coperture: in uno scenario di aumento dell’inflazione, infatti, le azioni di stile value tendono a sovraperformare i mercati, mentre uno scenario deflattivo tipicamente favorisce le esposizioni growth e legate al momentum degli indici”.