Candriam punta sull'economia circolare con un nuovo azionario tematico

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Johannes Plenio, unsplash

Candriam ha lanciato un nuovo fondo azionario tematico sull’economia circolare. Si chiama Candriam Equity Circular Economy ed è focalizzato su questo nuovo concetto di economia, che vuole rappresentare un’alternativa all’attuale modello economico lineare (“prendere, fare, gettare”), evitando gli sprechi e riducendo il fabbisogno di materie prime vergini. Attraverso il riutilizzo o il riciclo dei materiali, l’economia circolare cerca infatti di incrementare l’uso efficiente delle risorse. Il fondo appena creato da Candriam punta a sovraperformare nel lungo termine investendo in società che offrono nuove tecnologie e soluzioni innovative che agevolano la transizione a un’economia circolare.

“L’esaurimento delle risorse e la gestione inefficiente dei rifiuti suscitano forti preoccupazioni per l’impatto significativo e oneroso che hanno sull’economia, sulla società e sugli ecosistemi”, si legge nel comunicato che accompagna il lancio. Secondo il Circular Gap report 2020, attualmente il mondo è 'circolare' soltanto all’8,6%, “il che dimostra l’ampio gamma di opportunità disponibili per gli investitori”, spiegano dalla casa di gestione.

Sempre secondo Candriam il passaggio alla circolarità rappresenta un enorme potenziale per la crescita economica e la sostenibilità ambientale. “Riteniamo che questa sia un’opportunità di investimento pluridecennale, considerando che entro il 2030 l’economia circolare rappresenterà un mercato potenziale del valore di 4.500 miliardi di dollari statunitensi. Attraverso il nostro approccio tematico proprietario e una selezione basata sui fondamentali, costruiamo un portafoglio diversificato di società che distinguiamo tra facilitatori e trasformatori. I facilitatori offrono soluzioni volte a consentire la transizione a un’economia circolare, incluse quelle per lo smaltimento dei rifiuti, per l’utilizzo di risorse rinnovabili, per l’estensione della vita del prodotto e per l’ottimizzazione delle risorse. I trasformatori, invece, stanno attivamente cambiando le loro operazioni di business e la catena di approvvigionamento per diventare più circolari”, affermano dalla società.

Il nuovo fondo che integra la gamma di investimenti azionari tematici di Candriam sarà gestito da Koen Popleu, Thematic Equity senior fund manager, e Monika Kumar, Thematic Equity fund manager.

Koen Popleu ha commentato: “La forte reazione contro la plastica monouso e la crescente popolarità dei prodotti plastic free hanno dimostrato che i regolatori e i consumatori sostengono la transizione verso un’economia circolare. Di fronte al rischio reputazionale e al boicottaggio dei consumatori, le aziende hanno deciso di aumentare drasticamente l’utilizzo di imballaggi in plastica riciclata e di trasformare i loro processi operativi.” Monika Kumar, co-gestore, ha aggiunto: “Questo rappresenta un’opportunità importante per le aziende che offrono tecnologie e soluzioni innovative adatte a un’’economia circolare.”

Vincent Hamelink, chief investment officer, ha affermato: “Gli investimenti sostenibili sono al centro della nostra attività da 25 anni e siamo orgogliosi di lanciare il fondo Candriam SRI Equity Circular Economy. In linea con il nostro impegno volto a promuovere un’economia a zero rifiuti e a dare attuazione agli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, il passaggio a un’economia circolare sarà una parte essenziale della nostra transizione verso un futuro più sostenibile.”

Candriam inoltre ha reso noto che donerà fino al 10% delle commissioni di gestione annuali nette del comparto a enti di beneficenza e organizzazioni che offrono soluzioni per promuovere la transizione verso un’economia circolare. In particolare Candriam ha scelto l’organizzazione “Close the Gap”, un’impresa sociale internazionale che mira a colmare il divario digitale offrendo computer di alta qualità, usati e donati da società europee e internazionali per la realizzazione di progetti educativi, medici e sociali in Paesi in via di sviluppo ed emergenti, come primo beneficiario. Dal 2004, Close the Gap ha sostenuto oltre 6.000 progetti in oltre 50 Paesi di tutto il mondo.