Brasile e Messico: i pionieri dell’America Latina

Orientalizing, Flickr, Creative Commons
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Il mercato latinoamericano sta crescendo a un ritmo imparabile offrendo enormi opportunità d’affari per prodotti e servizi europei, e ciò è un naturale motivo di attrazione per gli investitori interessati ad investire nei mercati emergenti, dove in quest’area Brasile e Messico fanno da pionieri. Il Brasile si propone come baricentro politico dell’America Latina, di cui è il Paese più grande e popoloso e l’economia più ricca. L’appartenenza al gruppo BRICS, conferisce a Brasilia anche uno status di rilievo a livello globale, dove la politica estera brasiliana ha tra le sue priorità i cambiamenti climatici, lo sviluppo sostenibile e la riforma del sistema di governabilità economica e politica internazionale. Forte anche l’interesse del Brasile alla cooperazione con i Paesi africani, con un’attenzione particolare a quelli di lingua portoghese, ed a quelli dell’Africa occidentale.

Tuttavia, dopo una lunga recessione, che ha portato il Pil a contrarsi di oltre 7 punti percentuali negli ultimi due anni, dalla scorsa estate vi sono segnali di indebolimento della stessa, dove alcuni elementi che hanno depresso l’economia durante la crisi (il declino del prezzo delle materie prime, l’aggiustamento dei prezzi amministrati del 2015 e l’incertezza politica) starebbero esaurendo i propri effetti negativi. La disoccupazione elevata (oltre l’11% nel secondo trimestre dell’anno) e ancora in crescita continuerebbe ad avere un impatto negativo sui consumi delle famiglie. La maggiore cautela per il 2017 indica però che, qualora il governo riuscisse a far approvare in parlamento una serie di misure recentemente proposte, lo scenario per il 2018 potrebbe essere decisamente più favorevole. L’inflazione è ancora elevata ma è in calo rispetto ai massimi, e anche le aspettative degli analisti per i prossimi anni sono in miglioramento.

Il Messico, grazie ad una politica estera attiva improntata alla diversificazione, deve ormai essere considerato un player fondamentale, in grado di dare un contributo di primaria importanza nell’affrontare le sfide globali. Di particolare rilievo è l’attività di diplomazia economica e, in particolare, la politica di apertura commerciale, che vanta trattati di libero scambio con più di 40 Paesi. Oltre all’Alleanza del Pacifico (blocco commerciale di cui il Messico è membro insieme a Cile, Colombia e Perù), il Messico ha firmato la Partnership Trans-Pacifica (TPP), con l’obiettivo di favorire una forte intensificazione degli scambi fra alcuni Paesi dell’area del Pacifico, tra cui Australia, Brunei, Canada, Cile, Malesia, Nuova Zelanda, Perù, Singapore, Stati Uniti e Vietnam. Non va evidentemente trascurato il fatto che in Messico la disuguaglianza sociale rimane un aspetto cruciale da affrontare, pur in un contesto che lo vede affermarsi sempre più come grande economia emergente, con un apparato produttivo competitivo a livello mondiale.

Grandi prospettive di crescita

Si prevede che nel 2035 il Brasile sarà uno dei Paesi autosufficienti in campo energetico, leader nell’esplorazione di petrolio in acque profonde e dotato di un’ampia rete di fonti rinnovabili, che lo collocheranno in una posizione strategica nel pianeta. I dati previsionali dicono che la domanda mondiale di energia aumenterà di un terzo fino al 2035, trainata prevalentemente dal fabbisogno di Paesi come la Cina, l’India, l'Africa, il Medio Oriente ed il Sud Est asiatico.

Per quanto concerne l’economia messicana, questa ha dimostrato negli ultimi anni un forte dinamismo, con un buon andamento dei consumi interni, degli investimenti e delle esportazioni. Il Pil continua a crescere a tassi sostenuti, e le finanze pubbliche sono relativamente in ordine, con un’inflazione sotto controllo e con un debito pubblico moderato. Il sistema bancario del Paese registra un tasso di capitalizzazione elevato e le riserve valutarie hanno raggiunto livelli record. La sua popolazione è mediamente molto giovane, e la manodopera si presenta qualificata e competitiva. La classe dirigente del Paese ha una formazione di stampo nordamericano, vista la sua posizione geografica strategica, confinante con gli Stati Uniti; infine altri fattori che supportano la crescita del Messico sono l’importanza del mercato interno e i numerosi parchi industriali e centri tecnologici di cui dispone.

Il fondo latam Consistente

Dando uno sguardo ai prodotti con il Marchio Funds People, che investono nell’equity latinoamericano, troviamo il fondo Consistente Fidelity Latin America, un azionario America Latina con performance YTD pari al +24,05% (dati Morningstar Direct al 30 novembre 2016), che investe almeno il 70% del suo patrimonio in azioni di società latinoamericane. Il comparto ha inoltre la facoltà di investire al di fuori delle principali aree geografiche, settori di mercato, industrie o classi di attività dello stesso, investendo solo l’1,25% del suo capitale in aree diverse da quelle del Sud America, ed in particolare negli Stati Uniti, e si focalizza principalmente nel settore finanziario (37,65%), nel settore dei beni di consumo difensivi (24,81%), dei beni di consumo ciclici (11,85%) e in quello delle materie prime (10,96%).