Bortoli (Euclidea SIM): “Oggi il multi-channel è diventato la parola d’ordine per tutti”

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Immagine ceduta

“Fin dal 2015 quando con i miei soci ci siamo messi intorno ad un tavolo per definire la natura della nostra iniziativa, Euclidea è sempre stata pensata come una piattaforma di investimento, tecnologia e marketing che avrebbe avuto una serie di canali distributivi”, confessa Mario Bortoli, fondatore e CEO di Euclidea SIM. Di ritorno da un recente viaggio a Londra, il manager riflette sul fatto che se due anni fa si parlava di digitale puro e l’anno scorso di modello ibrido digitale-umano, oggi il multi-channel è diventato la parola d’ordine per tutti all’interno dell’industria dell’asset management. “Al momento uno dei principali strumenti attraverso cui Euclidea si rapporta alla propria clientela è il suo sito web, ma esistono anche altre vie di distribuzione, ad esempio la nostra iniziativa di wealth management che partirà a breve”, anticipa il manager. “Offriremo alla clientela le gestioni patrimoniali, i servizi di investimento, le tecnologie e le analisi di Euclidea tramite un canale di tipo wealth management, con una diversa funzione dell’interfaccia umana dove il nostro wealth advisor sarà centrale nell’offrire una servizio più ampio per chi ha patrimoni più complessi”.  La società sta inoltre lavorando all’offerta dei propri servizi di investimento tramite altre società con una clientela già consolidata, la cosiddetta modalità B2B. “Tutto questo non è un’evoluzione tattica dell’ultimo momento, ma è sempre stato qualcosa su cui abbiamo pensato fosse stato opportuno posizionarsi”, precisa Bortoli.

Come far emergere il proprio modello
“Ci sono due direzioni in cui ci siamo mossi e dobbiamo ancora continuare a muoverci: una è quella del brand, ovvero del farsi conoscere, e su questo abbiamo avuto un buon vantaggio dato dal fatto che in questo periodo le iniziative fintech che applicano la tecnologia al mondo della finanza e degli investimenti sono oggetto di parecchio interesse. A questo abbiamo cercato di aggiungere anche un aspetto che evidenziasse la nostra esperienza e la nostra competenza nella gestione del risparmio”. Per Bortoli fondamentale è la comunicazione: “All’inizio abbiamo raccontato Euclidea in termini più tecnici, sottolineando quali sono le caratteristiche delle nostre gestioni patrimoniali, i fondi, gli ETF e abbiamo anche scritto degli articoli in cui ci siamo esposti sul merito/demerito degli uni rispetto agli altri. Questo modo di presentarsi ha attratto una fascia di clientela esperta o comunque informata ed interessata. Quello su cui ci stiamo misurando negli ultimi mesi è, invece, cercare di avere un linguaggio più semplice perché ETF, ad esempio, per molti è un acronimo del tutto sconosciuto. Si tratta di un aspetto molto affascinante della nostra avventura perché in Italia c’è una varietà di atteggiamenti nei confronti del risparmio molto ampia”, conclude.