Bond Vigilantes Forum (M&G Investments): come investire nell’obbligazionario?

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In una fase di difficoltà per i mercati obbligazionari, una gestione attiva flessibile può rappresentare la migliore risposta. Durante il Bond Vigilantes Forum 2018 organizzato da M&G Investments, alcuni gestori hanno sottolineato l’importanza di cogliere le opportunità di investimento limitando la volatilità dei portafogli.

Come superare le inefficienze del mercato obbligazionario?

La gestione attiva può abbattere alcune inefficienze dei mercati obbligazionari”, così esordisce Wolfgang Bauer, gestore dell’M&G (Lux) Absolute Return Bond Fund. In questo contesto di mercato non si può fare affidamento sui fondi passivi, il gestore dichiara infatti che “Il 2018, quasi al termine, è stato un anno sfidante per il mercato obbligazionario e caratterizzato principalmente da performance negative, in cui i prodotti europei hanno sottoperformato rispetto a quelli statunitensi. Gli ETF devono essere periodicamente bilanciati, pertanto le performance possono essere inferiori all’indice di riferimento per effetto delle commissioni di compravendita. I fondi attivi consentono invece di superare alcune inefficienze dei mercati obbligazionari ad esempio comprando un’obbligazione italiana in valuta diversa dall’euro. Un altro modo è sfruttare il mercato primario quando offre valutazioni più vantaggiose”.

“Ci occupiamo inoltre di una gestione proattiva e reattiva del rischio, attraverso una pianificazione degli scenari peggiori, monitorando l’andamento dei prezzi, focalizzandoci sulla liquidità e l’approfondimento degli eventi che possono generare volatilità. Infine la ricerca degli analisti sui singoli titoli in portafoglio e la conoscenza diretta delle società su cui il fondo investe consentono di dare un valore aggiunto”, aggiunge Bauer.

Asset allocation

Richard Woolnough, gestore del fondo M&G Optimal Income Fund, con triplo rating ABC Funds People (Preferito dagli Analisti-Blockbuster-Consistente), ha illustrato la sua asset allocation ottimale per questa fase di mercato. Il gestore ha spiegato che “la ripresa economica europea è in ritardo di due-tre anni rispetto agli Stati Uniti, pertanto dovremmo assistere anche in Europa al pieno impiego. Per fare delle considerazioni sul mercato del credito bisogna valutare tutte le classi di attivo che ancora non si sono normalizzate. Una situazione eccezionale infatti è rappresentata dal segmento investment grade a lunga scadenza che ormai sta pagando quasi quanto l’high yield, che invece scambia al fair value. Preferiamo sottopesare il rischio di tassi e andare lunghi sul rischio di credito. Abbiamo sovrainvestito in titoli investment grade statunitensi mentre rimaniamo fortemente sottopesati sull’high yield, cercando di creare valore attraverso un approccio cross market”.