Bond convertibili

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Le obbligazioni convertibili hanno performato il 6% nel 2017, con prestazioni dominanti provenienti dalla tecnologia. L’asset class ha raggiunto quasi un quarto del rally azionario (22,40%, secondo l'MSCI World TR Net Index), ben al di sotto della media a lungo termine per le obbligazioni convertibili, sebbene ciò dipenda dall'indice utilizzato. Considerando l’ICE BofA Merrill Lynch Global 300 Convertibles, le obbligazioni convertibili hanno guadagnato infatti il 16,06%: il benchmark include questi titoli nell'intero range delta ed è quindi il più rappresentativo del mercato dell’asset class, anche se non lo è per le strategie convertibili che preferiscono un indice focalizzato su convertibili bilanciati.

Nel 2017, tuttavia, i bond convertibili hanno sottoperformato le obbligazioni societarie globali ad alto rendimento (8,42%) e sovraperformato invece il credito investment grade (5,70%) secondo gli indici globali Bloomberg Barclays Capital. Se si utilizza l'indice Merrill Lynch Global Convertibles come riferimento, nel 2017 la sovraperformance risulta quindi sia sul credito high yield che su quello investment grade.

A livello geografico, guardando agli indici UBS Thomson Reuters Focus, le obbligazioni convertibili statunitensi sono state di gran lunga le migliori nel 2017 (10,96%). Le convertibili asiatiche ex Giappone e giapponesi hanno guadagnato rispettivamente il 7,11% e il 6,63% in termini locali, mentre le convertibili europee hanno fatto registrare un -0,03% nel 2017. Utilizzando gli indici convertibili di Merrill Lynch, le convertibili statunitensi hanno reso il 13,70%, quelle europee il 7,83%, le asiatiche ex Giappone il 5,76% e le giapponesi il 10,48% nel caso del mercato domestico e il 6,65% nel caso del mercato euro.

Outlook

Il tono più hawkish delle Banche centrali potrebbe fare delle obbligazioni convertibili dei buoni investimenti visto lo storico positivo in termini di performance durante i periodi di rialzo dei tassi, grazie all'opzione equity incorporata che consente loro di partecipare a una parte significativa del rialzo azionario e proteggersi durante correzioni di mercato a breve termine.

In questo inizio di 2018, le obbligazioni convertibili stanno sovraperformando sia il credito investment grade che quello ad alto rendimento e, a seconda dell'indice utilizzato, anche i mercati azionari. Ancora più importante, entrambi gli indici delle obbligazioni convertibili si sono protetti bene durante i recenti sell-off del mercato azionario di fine gennaio/inizio febbraio. L'indice UBS Thomson Reuters ha sperimentato solo il 40% del sell-off, mentre il BofA Merrill Lynch il 50% della correzione del mercato azionario. Solo il tempo dirà se il settore tech continuerà a dominare le prestazioni nel 2018. L'alta sensibilità del settore al momentum e alla crescita a lungo termine gioca sicuramente a suo favore, ma il trade è anche sovraffollato. Ciò ha portato molti fund manager a ruotare verso altri settori come l'healthcare, che offre a sua volta forti earning e un profilo delta/duration favorevole, pur essendo notevolmente meno affollato.

A livello regionale, ci si aspetta che le obbligazioni convertibili statunitensi beneficino di una regolamentazione meno rigorosa e di un miglioramento della fiducia dei consumatori, soprattutto dopo che i repubblicani sono riusciti a far passare la loro riforma fiscale. In Europa e in Giappone si prevede che i miglioramenti dei fondamentali porteranno a un aumento dei prezzi delle azioni, attirando con loro anche le obbligazioni convertibili. Quelle asiatiche, invece, dipendono maggiormente dalle notizie provenienti dalla Cina. Le valutazioni, secondo la maggior parte dei manager, sono ancora mediamente attraenti, specialmente tra i nomi più piccoli, meno noti, più illiquidi, ad alto rendimento e fuori benchmark. Su base regionale, gli Stati Uniti continuano a sembrare costosi per la maggior parte dei fund manager, ma molti sottolineano le interessanti valutazioni delle small cap.

Fondi

A livello di fondi, quelli obbligazionari convertibili globali giovano di un contesto favorevole, con un afflusso totale di 403 milioni di dollari nel 2017, secondo EPFR Global/Deutsche Bank. I fondi convertibili europei e statunitensi, tuttavia, hanno registrato deflussi significativi per un totale di 924 milioni e 844 milioni di dollari rispettivamente, evidenziando una chiara preferenza per le strategie globali.

Per gli investitori alla ricerca di fondi bilanciati dal profilo delta, i fondi UBS (Lux) Bond SICAV - Convert Global (EUR) ed NN (L) Global Convertible Opportunities offrono interessanti opportunità di investimento, sebbene il fondo UBS sia attualmente in hard closure a causa della forte crescita negli asset in gestione negli ultimi anni. Per gli investitori che cercano un profilo delta più basso, invece, il Salar Fund Plc offre un'opportunità di investimento convincente.