Ben Leyland (J O Hambro): “il nostro motto è con bull market vinciamo, con bear market non perdiamo troppo”

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L’aumento della volatilità sui mercati crea più opportunità, e un gestore attivo deve essere cosciente nel saperle selezionare. Così Ben Leyland, senior fund manager di J O Hambro, che gestisce il fondo JOHCM Global Opportunities, con rating Funds People Consistente ©, sintetizza il suo approccio di investimento.

“Con i cambiamenti del contesto macroeconomico non si modifica il nostro stile di investimento, ma semplicemente l’applicazione del processo” spiega Leyland. “La nostra filosofia di investimento si basa sul ‘risk adjusted return’, facendoci guidare da un unico motto: testa vinciamo, croce non perdiamo troppo. Questo significa che investiamo solo in ciò che veramente crediamo, mantenedo un certo attegiamento prudente. Dunque nella fasi di bear market il fondo riesce a registrare una outperformance, cercando di mantenerla nelle fasi laterali, ma durante il rally di mercato tende invece a sotto-performare, dato che si pone come obiettivo primario il contenimento del rischio” aggiunge Leyland.

Essere pazienti, selettivi e metodici, questa è la chiave per rispondere al meglio a qualsiasi shock di mercato” commenta il gestore. Questo è il presupposto del processo di selezione dei titoli. “Si comincia identificando le società di alta qualità, facendo uno screening in base al ROC e facendo valutazioni sulla sostenibilità della loro crescita e dei rendimenti. Successivamente si passa all’analisi dei bilanci aziendali, infine acquistiamo solo aziende con maggior valore, limitando in tal modo il downside risk negli scenari peggiori”. Ben Leyland sottolinea che “l’unico modo per gestire i drawdown è quello di diversificare il portafoglio ed evitare sovraesposizioni rispetto particolari rischi, focalizzandoci sulla correlazione economica, anzichè tra titoli”.

La view di mercato

“Oggi l’intero mercato dell’equity è costoso e ci sono diverse aree di rischio” sostiene il fund manager. “Guardiamo con particolare attenzione all’aumento dei tassi di interesse, soprattutto in USA, questo perchè il livello di debito di alcune compagnie può diventare un problema. Molte società hanno beneficiato di un mercato del credito particolamente accomodante, ora quindi il più grande rischio è rappresentato dall’eventuale, chiusura del credit market, che è il vero ponte tra il mondo finanziario e l’economia reale. Un ipotetico restringimento del mercato del credito può avere delle forti ripercussioni sui bilanci delle società e lo sviluppo dell’economia. Per questo ora più che mai bisogna essere selettivi”. “Al momento abbiamo deciso di lasciare più liquidità nel fondo per cogliere le opportunità interessanti che si presenteranno in futuro, dato che al momento non ne vediamo” conclude Leyland.