Banca Generali, la clientela private cresce

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La scommessa di Banca Generali sul private sembra dare i primi frutti. Tant’è che tra luglio e settembre, come si legge nel comunicato sui risultati dei primi nove mesi dell’anno, approvati dal Cda dell’istituto finanziario, la crescita si è concentrata soprattutto nella fascia di clientela private, che oggi riguarda quasi il 65% delle masse complessive. Nel corso del 2018 le masse gestite e amministrate per conto della clientela sono salite del 9% negli ultimi 12 mesi a 58,5 miliardi di euro e i nuovi flussi netti si sono attestati a 4,1 miliardi nei nove mesi, di cui 1,7 miliardi in soluzioni gestite.

Nel periodo sono state poi create le premesse per un ulteriore slancio allo sviluppo con iniziative per linee esterne, come dimostrato dalla recente offerta vincolante per l’acquisizione del Gruppo Nextam Partners presentate a fine ottobre che, una volta consolidata, proietterebbe le masse complessive a ridosso dei 60 miliardi. “L’acquisizione di una boutique d’eccellenza nell’advisory come Nextam accelererà il nostro sviluppo nel wealth management dove continueremo a sviluppare nuovi servizi e a guardare con attenzione alle migliori opportunità che si presentano sul mercato per rafforzare la diversificazione e la protezione dei patrimoni dei nostri clienti”, ha affermato l’amministratore delegato Gian Maria Mossa. “Sebbene in un contesto di grande cautela, grazie alla forza della domanda e alle numerose iniziative in fase di lancio siamo fiduciosi di continuare a crescere”. 


Consulenza evoluta

Quest’operazione, dunque, rafforzerà e accelererà il percorso di crescita avviato da Banca Generali nel private banking, finalizzato a rafforzare la gamma dei servizi offerti e le proprie competenze distintive nell’asset management e nell’advisory. La volatilità dei mercati e le incognite legate alla dinamiche di crescita del Paese stanno, infatti, accentuando i timori dei risparmiatori. In questo clima aumenta la domanda di consulenza professionale. L’innovazione nella gamma di prodotti e servizi nel wealth management e nell’advisory amplia le opportunità di diversificazione e pianificazione sia per gli imprenditori, sia per le famiglie, rappresentando un ulteriore vantaggio competitivo nello sviluppo della consulenza evoluta che è sul binario giusto per raggiungere il target di 2,5 miliardi a fine 2018. Nelle prossime settimane proseguirà l’integrazione del Gruppo Nextam, così come lo sviluppo della partnership nel trading con Saxo Bank in una nuova SIM che attende l’autorizzazione delle autorità competenti.