Azione, non thriller: cosa ci protegge oggi sui mercati?

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Sembra un film. La trama è ricca di colpi di scena e i protagonisti sono ben identificabili. Ma non sappiamo ancora se ci sarà il lieto fine In questo momento sarebbe proprio questa la sorpresa più grossa. Tutti gli spettatori sono attaccati allo schermo aspettando che qualcosa succeda, si agitano e tirano sospiri di sollievo. Ma fino ai titoli di coda non sappiamo cosa aspettarci, nè se l’epilogo sarà quello desiderato.

Tutti sono concordi nell’affermare che i titoli di Stato hanno finito la corsa, che non ha senso comprarli e ben che meno tenerli per il carry trade. Eppure nessuno li vende! Ci siamo affezionati e vogliamo credere che ci proteggeranno quando arriverà la sfida finale. Il mercato obbligazionario è efficiente quando le cose vanno bene, ma lo è decisamente meno quando tutti vogliono smobilizzare le posizioni. In questi casi anche i crediti migliori fanno fatica ad essere piazzati perché sul mercato non esiste una controparte disposta ad accollarsi il rischio altrui. Viceversa il mercato azionario è liquido proprio perché il rischio è sempre presente. Ma è proprio questo rischio che turba i sogni di noi spettatori.

Con cosa ci possiamo, allora, proteggere ora che il ritmo di sottofondo si fa più intenso. Credevamo fosse l’oro il porto sicuro nel quale ripararsi nel momento del bisogno. Il metallo giallo ricopre bene questo ruolo quando indossa gli abiti di valuta e ci illude quando si veste da commodity. I dubbi nascono dal fatto che l’oro sia privo di un valore fondamentale e venga utilizzato come riserva solo per un common agreement.A questo punto perché non puntare sull’altrettanto fidato dollaro? E’ un bene rifugio che ha un ruolo pratico nell’economia moderna: per comprare la maggior parte dei prodotti scambiati sui mercati è necessario avvalersi di questa valuta. Oltretutto è gestito con credibilità e usato ogni giorno da milioni di persone (particolare non attribuibile all’oro). Pur tuttavia, oggi tutti si stanno esponendo in dollari, e sappiamo che quando tutti vanno nella stessa direzione l’efficacia della strategia è a forte rischio.

C’è poi chi parla di comprare volatilità tramite opzioni, vendere indici azionari, investire in liquidità. Forse non hanno idea del costo che hanno questi gadget. E’ come prendere un cesto grande di Pop-corn all’intervallo e abbuffarsi disinteressandosi di come prosegue il film. A quel punto saremo dovuti andare al ristorante e non al cinema. Noi più che gadget vogliamo strategie che ci permettano di  assaporare serenamente l’evoluzione dello spettacolo. Si tratta di scegliere con cura l’orario e il posto e andare con le persone giuste (con i chiacchieroni si va al bar, e con la ragazza altrove).
Il segreto del lieto fine è quello di  essere preparati per ogni finale. Ovvero, consapevoli dei punti di forza e di debolezza di ogni strategia, è necessario selezionare i gestori migliori per quelle più promettenti e combinarle in modo tale da potersi gustare il resto dello spettacolo.