Azionario russo, un 2017 altalenante

Jorge Cancela, Flickr, Creative Commons
Jorge Cancela, Flickr, Creative Commons

Il 2017 si è rivelato un anno altalenante per l’azionario russo. Il MICEX ha chiuso lo scorso anno a 2109,74 punti, con una perdita del 5,5%. Nei primi sei mesi dell’anno il listino russo ha perso il 18,5%, per poi recuperare parzialmente la perdita accumulata nei due trimestri successivi. In particolare, dal 15 giugno al 30 settembre il MICEX ha guadagnato il 14%, mentre nell’ultimo trimestre è salito dell’1,5%. Il mercato azionario russo si conferma estremamente volatile e strettamente dipendente dall’andamento del corso del petrolio.

Per quanto riguarda l’andamento dell’oro nero, il Brent ha chiuso l’anno a 66,87 dollari al barile, con un guadagno del 17,7%, mentre il WTI è salito del 12,5%, chiudendo lo scorso anno a 60,42 dollari al barile. Il rialzo del prezzo del petrolio ha favorito l’apprezzamento del rublo, che ha guadagnato il 6,25% nei confronti del dollaro. Tra i fattori positivi troviamo l’ulteriore calo dell’inflazione, che a novembre è scesa al 2,5%, in netta diminuzione rispetto al 5,02% di gennaio. Elvira Nabiullina, presidente della Banca centrale russa, il mese scorso ha dichiarato che l’inflazione all’inizio del 2018 sarà pari al 3%, per poi assestarsi attorno al 4% (target del governo russo) entro la fine del 2018.

La crescita del ritmo di ripresa economica del Paese e il trend rialzista del petrolio hanno di fatto sostenuto l’asset class nella seconda parte del 2017. Gli esperti di Raiffeisen Capital Management fanno notare come ultimamente la ripresa congiunturale della Russia sembra aver subito un lieve rallentamento. Infatti, il tasso di crescita provvisorio per il terzo trimestre, che si attesta all’1,8% annuo, è stato inferiore alle aspettative di mercato. Inoltre, aggiungono gli esperti, per raggiungere tassi di crescita più alti, sarebbero pertanto necessarie sostanziali modifiche dell’economia. Il ministro dell’economia Oreshkin ha identificato nelle infrastrutture insufficienti e, in parte, in cattivo stato uno dei principali ostacoli per una maggiore crescita economica.

Fondi azionari Russia con Marchio Funds People

Nella categoria dei fondi azionari Russia troviamo due fondi con Marchio Funds People, il Parvest Equity Russia e il Pictet-Russian EquitiesIl primo comparto, che vanta del rating Consistente, ha realizzato una performance di +11,35% nel terzo trimestre e di +0,47% negli ultimi tre mesi del 2017, recuperando quasi totalmente le perdite accumulate nella prima parte dell’anno. Il fondo investe almeno due terzi del patrimonio in azioni di società russe a media e grande capitalizzazione, che hanno sede legale e/o che svolgono una parte significativa della loro attività in Russia. La parte restante del patrimonio può essere investita in altri valori mobiliari, strumenti del mercato monetario o liquidità, anche se l’investimento in titoli di credito non può eccedere il 15% del patrimonio del fondo. Gli investimenti del comparto sono concentrati prevalentemente su cinque segmenti: settore energetico, materie prime, servizi di pubblica utilità, finanziario e servizi alla comunicazione. Il fondo può far ricorso a strumenti derivati solo per finalità di copertura.

Il Pictet-Russian Equities, che vanta del rating Blockbuster, investe almeno due terzi del patrimonio in azioni emesse da società con sede legale o che svolgono la loro attività principale in Russia. Il prodotto non ha dato seguito alle performance particolarmente positive del terzo trimestre (+13,25%), accumulando una perdita di 4,36% negli ultimi tre mesi del 2017. Il prodotto viene gestito in modo attivo, facendo ricorso a rigorose analisi e valutazioni dei fondamentali allo scopo di investire in società che offrono un apprezzamento del capitale. Gli investimenti del comparto si concentrano prevalentemente su tre segmenti: energia, finanziario e materie prime. Il fondo può far ricorso a strumenti derivati per finalità di investimento e di copertura.