Arminjon (Lazard AM), puntare sulle strategie long-short per la ripresa

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Leopold Arminjon, portfolio manager, Lazard Asset Management

Nell’incertezza per le conseguenze economiche del Covid-19, un approccio all’azionario europeo di tipo long-short, per la capacità di adattarsi a contesti mutevoli, può rappresentare un’interessante opportunità per gli investitori. “Uno dei punti di forza della nostra strategia long/short è la sua flessibilità, che le consente di rispettare il suo mandato di apprezzamento costante del capitale con una volatilità e un rischio di ribasso limitati”, a dichiararlo è Léopold Arminjon, portfolio manager e analyst del team European Long/Short Equity Strategy di Lazard Asset Management. Arminjon è gestore dell'European Alternative Fund, con Rating Blockbuster FundsPeople 2020.

Nello scenario che si profila di alta volatilità e di tassi bassi ancora a lungo per le politiche accomodanti delle banche centrali le strategie long/short secondo l’esperto sono una soluzione da tenere in alta considerazione, anche come alternativa alle tradizionali fonti di diversificazione: “visto che le banche centrali hanno sostenuto ogni asset class, è molto più difficile ottenere una diversificazione degli asset in quanto le obbligazioni ora generano più volatilità che rendimenti, mentre i mercati azionari rimangono volatili come sempre. In questo contesto le strategie long/short possano generare un interessante rendimento ponderato per il rischio per gli investitori prudenti”, afferma Arminjon.

Contesto macro

Dopo la pesante correzione del primo trimestre, i mercati hanno recuperato terreno negli scorsi mesi. Ora l’attenzione degli investitori è focalizzata sui dati in arrivo dall’economia reale, per una valutazione più chiara di quanto gravi siano gli impatti economici della pandemia. Secondo l’esperto di Lazard AM, un dato su cui porre particolare attenzione è la fiducia dei consumatori. “Se da un lato la fiducia degli investitori e delle imprese è bassa, dall'altro i consumatori dimostrano un ottimismo dato dal fatto che, invece di essere licenziati, sono stati messi in cassa integrazione e sperano di tornare al lavoro relativamente presto. Se la fiducia dei consumatori non subirà una flessione, possiamo sperare in una ripresa”, osserva Arminjon.Tuttavia, se le imprese decideranno di avviare licenziamenti in massa quando verranno interrotti gli ammortizzatori sociali, la fiducia dei consumatori potrebbe soffrirne. Lo capiremo a settembre, a mio parere. Nel complesso, la fiducia dei consumatori è essenziale”, dichiara.  

Il dopo Covid-19

La pandemia ha colpito in modo asimmetrico i Paesi e i settori economici del Vecchio Continente, motivi per cui alcuni di essi sono ora avvantaggiati per la ripresa: “La crisi del Covid-19 ha aumentato gli squilibri nell'Eurozona ed è improbabile che i Paesi meridionali si riprendano tanto quanto quelli del nord, per la capacità di quest’ultimi di apportare stimoli con un rapporto debito/PIL relativamente basso”, spiega Arminjon. Per quanto riguarda i settori, invece, l’esperto vede ben posizionati quelli che possono beneficiare delle politiche ecologiche che l’Unione europea ha indicato essere l’obiettivo principe dei prossimi anni. La sostenibilità e l’attenzione per l’ambiente sono delle tematiche che sembrano aver attinto nuova linfa dalla pandemia. In questa direzione si inserisce l’attenzione di Lazard AM per gli investimenti ESG.

“Siamo particolarmente sensibili all'aspetto ambientale dei criteri ESG. Infatti, ci accertiamo di ponderare il profilo ESG dei titoli prima di prendere una decisione di investimento. Come ha dimostrato questa pandemia, l'economia globale può subire una battuta d'arresto di fronte a una minaccia comune, cosa che non consideravamo possibile prima del Covid19. Sarebbe un errore ritenere che la questione ambientale sia un problema che riguarda solo qualcuno o chi ne è colpito direttamente”, conclude il gestore.