Ancora una volta, gli investitori europei preferiscono i bond

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foto: autor Alessandro Conti Flickr, creative commons

Il settore del risparmio gestito europeo ha raccolto nel mese di giugno 38,1 miliardi di euro, portando la raccolta netta della prima metà dell'anno a 244,1 miliardi di euro. È quanto emerge dall’ultima relazione di Lipper Thomson Reuters, che ha rivelato che, così come era successo a maggio, la metà delle entrate nette registrate a giugno (19,2 miliardi di euro) corrisponde ai prodotti a reddito fisso, confermandosi di nuovo come la categoria che ha venduto di più.

A seguire troviamo i fondi bilanciati, con una raccolta nel mese di giugno che ammonta a 12,1 miliardi di euro, e i prodotti azionari, con 6 miliardi. Da sottolineare anche i flussi registrati nel mese dai fondi immobiliari (800 milioni di euro), così come dai prodotti alternativi (500 milioni) o il fatto che le uscite dai fondi di materie prime si sono fermate (rimangono invariate nel mese di giugno).

Analizzando più in dettaglio le cifre fornite da Lipper, i dati mostrano che i fondi di 'asset allocation' sono ancora una volta  quelli che attirano un maggiore interesse da parte degli investitori europei. Lo dimostra il fatto che le entrate registrate da questi prodotti hanno raggiunto quota 6,6 miliardi di euro nel mese di giugno. Al secondo posto si trovano i fondi obbligazionari flessibili (con una raccolta di 3,1miliardi di euro) seguiti dai prodotti obbligazionari globali (2,9miliardi). Le statistiche anticipate da Lipper Thomson Reuters Lipper sembrano indicare che il fervore degli investitori europei per i fondi bilanciati continua a luglio con una raccolta netta di 9,3 miliardi. La seguente categoria più venduta del mese scorso sarebbe stata quella dei fondi azionari (7,2 miliardi).

Per regione, l'Italia (con una raccolta netta di 4,3 miliardi di euro), Regno Unito e Spagna, entrambi con 3 miliardi di euro, sono stati i paesi a cui è andata la maggior parte dei flussi nel mese di giugno. Al contrario, la Norvegia (-1,2 miliardi) e il Belgio (-700 milioni di euro) hanno registrato deflussi.

Fonte Lipper Thomson Reuters