AcomeA SGR, prudenza sui mercati emergenti

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foto: autor koflerdaniel, Flickr, creative commons

AcomeA presenta i risultati dell’ultimo trimestre del fondo AcomeA Paesi Emergenti, il fondo cogestito da Giovanni Brambilla e Giovanni Buffa, che investe in titoli azionari di società appartenenti ai paesi emergenti dell’Asia, America Latina, Europa dell’Est, Medio Oriente e Africa. 

Il fondo ha registrato una performance positiva del 4,61%, tuttavia inferiore rispetto al rendimento in euro dell’7,62% raggiunto dall’indice MSCI relativo ai Paesi emergenti. La SGR identifica le motivazioni di questa sottoperformance nella scelta delle strategie di portafoglio adottate. L’asset allocation del fondo è rappresentato per l’80% da un azionariato prudente e dal sottopeso di mercati considerati cari dalla società come India, Brasile, Tailandia e Messico;  si rileva inoltre il sovrappeso del mercato cinese che rappresenta il 26% del portafoglio e la presenza di una posizione importante del 4,5% circa sulla Grecia, che ha registrato una perdita del 18%. La componente obbligazionaria rappresenta circa il 15% dl portafoglio e privilegia investimenti in obbligazioni governative brasiliane, indonesiane, messicane e sud africane.

Come già evidenziato a settembre dagli analisti della società, il mercato delle azioni emergenti rappresenta uno dei scenari più redditizi ma anche più volatili da inizio anno con una perfomance attuale  in euro del 17% e con ribassi che sono arrivati a toccare il 7% a metà marzo. Lo scenario politico dei Paesi emergenti, in particolare le elezioni dei nuovi premier, e quindi la loro posizione verso i mercati globali,  ha contribuito ad aumentare le aspettative di crescita positiva. Reazione positiva dei mercati e del real dopo i risultati del primo turno delle elezioni presidenziali in Brasile che vedrà confrontarsi al ballottaggio il capo di Stato in carica Dilma Rousseff e il candidato conservatore Aecio Nevese; segnali di ottimismo anche in seguito alle elezioni in India del premier Narendra Modi, già da tempo sostenuto dalla comunità finanziaria internazionale, e dopo la nomina del nuovo premier indonesiano Joko “Jokowi” Widodo.

Secondo le considerazioni di AcomeA, tali circostanze hanno amplificato le attese favorevoli per i mercati in oggetto, le quali non sono tuttavia supportate da risultati empirici; in base ad una rielaborazione di dati forniti da Bloomberg,  AcomeA ha evidenziato che, nonostante la correlazione a lungo termine tra crescita nominale del Pil e utili aziendali, il tasso medio annuo di crescita del Pil previsto per il bienno 2015/2016 risulta inferiore rispetto al tasso medio di crescita degli utili previsto. La decisione di adottare un atteggiamento prudente, attraverso la scelta di azioni più conservative è dovuto alle caratteristiche intrinseche di volatilità, instabilità ed alto rischio dei mercati emergenti, attualmente ai loro massici storici, ai tassi di crescita superiori alle medie dell’ultimo decennio e ad un prevedibile rialzo dei tassi americani. I gestori di AcomeA considerano eccessivamente cari tali mercati la cui crescita, in uno scenario di politiche monetarie probabilmente non più molto favorevoli, potrebbe deludere le aspettative degli investitori.

Fonte dati : Bloomberg. Elaborazione AcomeA.