Aberdeen AM, che versa in una fase critica, sta considerando di entrare nel mercato degli ETF

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foto: autor Giovanni, Flickr, creative commons

Secondo i rumor di mercato, Aberdeen Asset Management potrebbe entrare presto nel mercato degli ETF, ovvero dei fondi a gestione passiva. Un cambio di rotta che avrebbe una portata molto rilevante per una società che ha finora basato il suo business sulla gestione attiva e che, inoltre, sta attraverso un periodo non certo semplice a causa della sua grossa esposizione sui mercati emergenti. L’asset manager britannico, quotato sul Ftse 100, infatti, che distribuisce parecchi fondi anche in Italia, ha visto scendere gli asset che a settembre erano pari a 283,7 miliardi di sterline, in calo dai 324,4 miliardi dello stesso periodo del 2014. Il gruppo ha acquistato lo scorso anno l’asset manager scozzese Scottish Widows Investment Partnership e questa mossa sta dando linfa al gruppo che, appunto, è in difficoltà a causa della crisi dei mercati emergenti che sta provocando parecchie fuoriuscite dai fondi, molti dei quali in rosso.

Ecco che allora, per fare numeri e aggredire masse, l’industria degli ETF potrebbe essere utile e l’asset manager la sta esaminando. Quello dei fondi indice è uno strumento finanziario che nel corso degli ultimi anni è cresciuto in popolarità. Anche se pare che l’ingresso negli ETF, se dovesse avvenire, non avverrebbe di certo immediatamente. Del resto sono in molte le società ad essere entrate nell’ultimo periodo nel mercato degli ETF. A cominciare da Legg Mason, Frankin Templeton e Goldman Sachs AM.